Ne usciremo migliori garantendo il diritto di voto. Questo è l’invito, lanciato ormai da alcuni mesi, dal Collettivo Valarioti per chiedere che si garantisca l’esercizio del voto a distanza per i fuorisede. Da allora la cosa è andata avanti e si spera ora in uno sbocco positivo.
L’eccezionalità della morte della Presidente Santelli, dopo pochi mesi dal suo insediamento e la convocazione affrettata e imminente delle elezioni regionali si inserivano nell’eccezionalità della condizione pandemica mondiale. Una situazione senza precedenti, tale da richiedere l’attuazione di misure straordinarie per la tutela dei diritti fondamentali: l’esercizio democratico del voto e la salvaguardia della salute.
E se la norma ha sempre visto costretti i calabresi fuorisede al ritorno al proprio comune di residenza per votare, tuttalpiù usufruendo delle riduzioni sui biglietti di treni e aerei, l’emergenza sanitaria rappresenta l’ostacolo definitivo a quello stesso diritto, e impone di adottare disposizioni eccezionali.
Ad agire sono le paure legate al Covid, il rischio concreto di essere veicolo del virus, viaggiando verso casa e contagiando poi amici e familiari. Le responsabilità alle quali siamo stati tutti richiamati impongono, infatti, di evitare il flusso di persone sui mezzi di trasporto e in un arco di tempo ristretto: una lucida follia, ancor di più, per una regione tristemente nota per le deficienze del suo sistema sanitario.
Uno stato di fatto limitante, così come dimostrato dall’ormai cronica bassa affluenza e dall’assenza di un’intera generazione dalla partecipazione democratica come hanno dimostrato le ultime elezioni amministrative del 12 giugno (referendum a parte).
È in questo contesto che la pandemia ancora attualmente in corso seppure in calo e le limitazioni necessarie alla tutela della salute pubblica costituiscono per molti un impedimento insormontabile al diritto di partecipare, di esprimersi, di scegliere.
Premesso ciò, il Think Tank Collettivo Peppe Valarioti ha ritenuto urgente sollevare questo problema e garantire attraverso misure appropriate il diritto di voto a chi vive fuori regione. Questo è il momento giusto per implementare, una volta per tutte, il voto via posta.
Un sistema già rodato dai cittadini italiani all’estero, che da anni possono esprimere senza problemi il loro suffragio andando a imbucare semplicemente una lettera.
Le elezioni politiche 2023 in Calabria si potrebbero trasformare in questo modo in un esperimento di democrazia garantita da replicare poi, e su più larga scala, alla tornata di amministrative che seguirà. Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole: trasformare una crisi in un’opportunità