Sulla Vicenda Soverino – Guardavalle, il Presidente della Sezione Arbitri di Locri chiarisce l’equivoco invitando il consigliere AISLA ad incontrarsi personalmente. «Travisato il messaggio a tutela dell’incolumità fisica a cui l’arbitro è chiamato ad assolvere»
In merito alle polemiche che in queste ore stanno montando sull’episodio che ha coinvolto il dottore Soverino – Consigliere Nazionale AISLA -, il Presidente della Sezione AIA di Locri, Anselmo Scaramuzzino, interviene per chiarire pubblicamente la vicenda. Dopo la tempestiva risposta formale data il 26 novembre 2024 al Sindaco del Comune di Guardavalle il quale con missiva protestava contro la decisione del giovane arbitro locrese di non far assistere alla gara a “persona estranea in carrozzina” a bordo campo, questa la replica del Presidente Scaramuzzino: «Sinceramente mi dispiace quanto sta succedendo in queste ore, sollevando polemiche su un caso che tale poi non è assolutamente, in quanto sempre vicini alle persone con disabilità, con azioni concrete e di sensibilizzazione verso la tematica. L’Arbitro diciassettenne ha comunicato quanto previsto da regolamento, ma soprattutto ha cercato di dare priorità alla tutela dell’incolumità fisica della persona disabile, la quale, con il placet dei Carabinieri, ha in ogni caso assistito alla gara posto a bordo campo. Il messaggio è stato sicuramente travisato e si sta andando anche oltre l’episodio. Prontamente, ripeto, ho risposto al Sindaco di Guardavalle, scusandomi personalmente se la decisione – correttamente – assunta è stata percepita come mancanza di sensibilità anziché a sua tutela fisica. Concordo con il dottor Soverino sul suo messaggio di “progetto di vita” delle persone con disabilità e rinnovo l’invito ad incontrarci personalmente per una “stretta di mano” e una conviviale e propositiva riflessiva sulle tematiche inclusive e sul superamento delle barriere architettoniche tra associazioni».