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domenica, Settembre 8, 2024
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Vibo Valentia: tesori romani emergono dal sottosuolo

Ritrovamenti di grande valore nel quartiere Sant’Aloe: un complesso termale con natatio e una statua marmorea della dea.

Durante i lavori di adeguamento sismico della scuola “Murmura” a Vibo Valentia, sono venuti alla luce resti di un complesso termale di epoca romana, risalenti a un periodo compreso tra la tarda età repubblicana e quella imperiale (II secolo a.C. – III secolo d.C.).

Tra i ritrovamenti più significativi, una statua marmorea della dea Artemide, già esposta al Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” della città. Le indagini archeologiche, condotte dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, hanno permesso di individuare tredici vani, di cui uno con una grande vasca per il bagno, forse una natatio (piscina).

La natatio era rivestita da preziosi marmi colorati e inserita all’interno di un ambiente monumentale decorato da nicchie, colonne e statue in marmo. Le strutture emerse si trovano in prossimità di domus e degli edifici termali con mosaici scoperti già negli anni ’70.

“Le scoperte – conclude la Soprintendenza – sono il risultato della stretta collaborazione tra la Soprintendenza e l’Amministrazione comunale, che da anni caratterizza l’attività di tutela sul territorio. Una sinergia che ha permesso di condurre i lavori senza interruzioni, riuscendo a conciliare le esigenze di adeguamento strutturale della scuola con la tutela e la conservazione dei beni archeologici rinvenuti”.

Le nuove testimonianze archeologiche offrono un importante tassello per ricostruire la storia e l’urbanistica dell’antica Vibo Valentia, e arricchiscono ulteriormente il patrimonio culturale della città.

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