Abbiamo intervistato il Vicepresidente e allo stesso tempo il Presidente del Consiglio Direttivo del Centro Studi Francesco Perri, Andrea Perri, che ci ha illustrato la storia della nascita del Centro Studi e le iniziative presenti e future per valorizzare e fare conoscere le opere del grande scrittore di Careri.
Quando nasce il Centro Studi F. Perri?
Il Centro Studi Francesco Perri nasce nel 2021 dall’idea di un gruppo di parenti e amici sparsi lungo lo stivale che decidono di fare associazione. Vista la lontananza che ci separa e i problemi legati allo scoppio della pandemia, inizialmente abbiamo puntato molto sul web con la pubblicazione di articoli e materiale di archivio sul nostro sito www.francescoperri.com e le nostre pagine social: Facebook, Linkedin e Youtube.
Quali obiettivi vi siete prefissati di realizzare?
Far conoscere, oltre la vita e le opere di Francesco Perri, anche e soprattutto i suoi valori il suo pensiero, rileggendo i suoi articoli, le sue novelle e i romanzi. Procedere alla catalogazione e alla ricerca dei suoi scritti. Durante le nostre ricerche come Centro Studi ci siamo accorti che nelle biblioteche e negli archivi esiste ancora del materiale che risultava sconosciuto e quindi quasi “inedito”.
Ci siete riusciti?
Siamo appena agli inizi, ma contiamo di crescere anche ampliando le nostre collaborazioni con altre associazioni sia in Calabria che fuori regione. Non vorrei sembrare presuntuoso ma penso che Francesco Perri sia un “valore” non solo per la Calabria ma per tutta l’Italia.
Qual è il suo ruolo?
Attualmente ricopro un duplice ruolo, quello di Vice presidente dell’Associazione e quello di Presidente del Consiglio Direttivo.
Da alcuni nostri lettori, F. Perri è stato accusato di non amare davvero la Calabria, altrimenti non se ne sarebbe davvero andato. Lei come vuole rispondere?
Penso che a dare il giudizio sul suo amore per la Calabria e i Calabresi ci pensi la sua storia. Potrei citare alcuni episodi: il suo impegno politico locale a Careri, nel 1914, quando si candidò e denunciò i brogli elettorali; il suo impegno in prima persona nel 1920 alla guida di un comitato locale per l’occupazione delle terre demaniali usurpate (episodio riportato poi nel romanzo Emigranti) che gli costò una denuncia per diffamazione; la sua candidatura in Calabria all’Assemblea Costituente nel 1946; l’istituzione di una borsa di studio per gli studenti del suo paese di origine negli anni 70; ed infine la volontà di essere seppellito nel proprio paese lontano dalla sua famiglia.
Quali sono le iniziative più importanti fatte dal Centro Studi?
Oltre alle pubblicazioni che facciamo periodicamente sul nostro sito web e sulle pagine social, lo scorso mese di giugno abbiamo presentato a Bovalino, in collaborazione con il Caffè Letterario Mario La Cava, la riedizione del romanzo “Emigranti” a cura di Rubbettino Editore. Si tratta del nostro primo evento organizzato in Calabria e ci riteniamo ampiamente soddisfatti vista la grande affluenza di pubblico che c’è stata. Da ripetere sicuramente.
Dal suo punto di vista, Perri è stato capito ed è apprezzato nella sua Regione?
Direi di si, ma secondo me il pubblico calabrese lo conosce in prevalenza solo per il suo romanzo “Emigranti”. Conosce e apprezza solo una minima parte della figura di Perri.
Cosa ancora non è conosciuto di questo scrittore?
Come ho detto prima, Francesco Perri è conosciuto prevalentemente in Calabria per il romanzo “Emigranti” e poco altrove. La sua produzione sia letteraria che giornalistica è molto vasta e andrebbe sicuramente approfondita e studiata. A partire dai suoi articoli, in special modo quelli riguardanti la lotta politica su “La Voce Repubblicana” e “L’Italia del Popolo” alla quale non si sottrasse mai e ne pagò le conseguenze visto il periodo storico (gli anni della nascita del regime fascista) in cui fu più prolifico. Fino ad arrivare ai suoi romanzi che trattano temi sempre attuali, anche se scritti quasi un secolo fa, ai suoi scritti per i ragazzi, alle biografie dei personaggi famosi pubblicate negli anni 30 del secolo scorso su “La Domenica del Corriere” e il “Corriere dei Piccoli”.
Quali saranno le prossime iniziative del Centro Studi Francesco Perri?
In autunno presenteremo il romanzo “I Conquistatori” online con la collaborazione di A.N.P.I. Libri di Milano (Associazione Nazionale Partigiani). Abbiamo in programma anche di aprire delle collaborazioni con altre associazioni fuori dalla Calabria che ci porteranno ad organizzare almeno altri due eventi entro la fine di quest’anno. Per il futuro stiamo pensando di iniziare, non appena sarà possibile, a ripubblicare i romanzi meno noti.