Luigi Misuraca (nato in “Siderno” ed oggi migrante interno) ci scrive queste righe in merito ad un nostro articolo pubblicato nella rubrica il Tempo dei Ricordi.
Gentile Rosalba,
La devo intrattenere per correggere un “refuso” nel quale Lei è incorsa, poiché correttamente – solo il Comune di Siderno, oggi Città, trova collocazione nei documenti ufficiali della nostra Repubblica (leggi Prefetture); non Siderno Marina.
La città è costituita da un Borgo sito in collina, sulle pendici dell’Aspromonte, e dal nucleo principale che insiste sulla Costa Jonica. Trattasi di località marina quella che ha visto i miei natali, ma che è correttamente da sempre denominata Siderno, senza alcuna aggettivazione derivata dalla marina, sulla costa bagnata dallo Jonio.
Le origini dell’insediamento, risalente secondo alcune fonti addirittura “… a molto più tempo prima dell’era cristiana, secondo che si vuole derivato dalle rovine di Locri, o coevo a Locri stessa…” (cfr Mocta Sideronis del Dottor Francesco Prati, pag. 13), ha Storia ben più corposa che non solo riferita all’anno 1532, nel quale si pote’ fregiare del nome di Comune (Univertas Motta Sideroni).
Però di – solo – Siderno e non altra aggiunta che non trova, quindi, legittimazione in Atti ufficiali dello Stato, ripeto, trattasi.
Tanto Le dovevo per amore di verità ed approfitto per porgerLe i miei saluti con la consueta cordialità.