Riceviamo comunicato stampa da parte del GAL Terre Locridee in merito alla tappa nella La Locride del Concours Mondial de Bruxelles 2022
Ad accogliere i giornalisti del Concours Mondial si è presentata la Locride migliore, la Locride dei produttori di un territorio baciato dal sole ed accarezzato dallo zefiro, un territorio che vuole far conoscere le eccellenze enogastronomiche di livello. All’arrivo a Gerace, nel complesso di San Francesco, con l’allestimento curato dal GAL Terre Locridee, gli ospiti provenienti da tutta Europa sono stati accolti dall’inno del Concours, interpretato dal vivo dal compositore Francesco Loccisano, con la sua chitarra battente. Poi, accompagnati all’interno di uno dei gioielli dell’architettura sacra del vecchio borgo, dai due guerrieri di Riace, doveroso omaggio al 50esimo anniversario del ritrovamento di queste opere, fra le più suggestive dell’arte classica greca. Un invito ad abbandonarsi ad un viaggio spirituale tra i tesori della Locride.
Ai piedi dell’altare policromo, una mostra dei vini del territorio, abbinati ai gioielli di Milena Trapasso, creatrice di veri e propri capolavori, ha ospitato i saluti delle autorità accorse per omaggiare i giornalisti. Il Presidente del GAL Terre Locridee, Francesco Macrí, ha accolto con gioia gli ospiti: “la Locride rappresenta un mosaico unico, storia, archeologia, natura e produzioni; oggi per voi abbiamo messo in mostra i “gioielli di famiglia”, nella speranza che contribuiscano a farvi vivere una bella esperienza nella nostra terra”. Insieme a lui, hanno accolto gli ospiti il Vicesindaco di Gerace Rudy Lizzi, l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Tilde Minasi, il Presidente del MUSABA Hiske Maas e il vicepresidene Nino Spirlì, il Direttore Generale dell’Agricoltura Giacomo Giovinazzo.
Al termine dei saluti, l’attenzione si è spostata nell’area espositiva e di degustazione allestita nello scenario del Chiostro di San Francesco, con i vini delle aree DOC e IGT della Locride. Presenti le produzioni di molte cantine: Casa Ponziana, Feudo Santa Rosa, Murace Vini, Cantine Lavorata, Barone GR Macrì, Feudo Gagliardi, Mariolina Baccellieri, Tenuta Il Palazzo, Antonella Lombardo, Umberto Ceratti, Enopolis Bivongi, Cantina Viglianti, Cantina Caccamo. Hanno arricchito l’esposizione altri partecipanti in rappresentanza dell’operato artigianale del territorio, con le ceramiche dei Fratelli Condó , i rafioli ed il pane del Panificio Limone, le arance ed i preparati della OP Frujt, i piccoli frutti dell’Azienda Agricola Cavaleri, l’amaro RUPES, il bergamotto di Luigi Frammartino, gli abiti ed i filati di ginestra della Cooperativa ARACNE, i salumi di maiale nero d’Aspromonte del salumificio Bruno Piccolo, le confetture ed i concentrati di melograno di Meri Pizzata. Un sollievo dal primo caldo intenso della stagione è stato offerto dall’ABI professional, l’Associazione Barman Italiana Calabria con Francesco Lubieri, Nicolò Bolognino e Sandro Laugelli.
Al termine della degustazione, i giornalisti hanno lasciato Gerace per recarsi alla Villa Romana Palazzi di Casignana, per ammirare i mosaici e degustare il vino greco di Bianco proposto dalle cantine Antonella Lombardo, Umberto Ceratti, Mariolina Baccellieri, Santino Lucà, Adolfo Ceratti, Caridi Viglianti, Maria Maisano, I Calanchi, I Dioscuri, Casa Ponziana, Jelasi Ferdinando e Barone GR Macrì. Particolarmente gradito dai presenti l’abbinamento del vino con i formaggi del luogo, dai sapori multiformi che derivano da una natura ancora ricca di biodiversità. Ad accogliere gli ospiti il Sindaco di Casignana Giuseppe Rocco Celentano, insieme all’Assessore Regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo ed al Consigliere Regionale Giacomo Crinó. Il Professore Rocco Zappia dell’Università Mediterranea ha illustrato ai presenti la storia della Villa, in relazione a quella del vino e dei vigneti dell’area.
Il viaggio nella Locride si è concluso a Bianco, presso la Scuola di Cucina “Uno chef per Elena e Pietro”, con le gustose pietanze preparate dagli allievi e i vini passiti tipici del luogo. Grande interesse ha suscitato il racconto della vicenda della famiglia Pratticò che ha portato alla nascita della Scuola, oggi un punto di riferimento nel panorama dell’alta formazione di settore, con i docenti provenienti dal mondo universitario e della professione, grazie all’impegno del suo fondatore Arturo, il cui ricordo non può che essere di stimolo per la comunità a crescere e a donare.
Locri, lì 25 maggio 2022