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venerdì, Novembre 22, 2024
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Un “Lago perduto”: una risorsa in meno!

La Riviera dei Gelsomini, situata tra Siderno e Locri, è caduta sotto inchiesta della Federazione Metropolitana di Europa Verde a causa della mancata risoluzione del problema riguardante la diga sul torrente. Il laghetto, la cui esistenza è ormai cessata, rappresenta una perdita economica e culturale per il nostro territorio e per la nostra gente.

La Federazione Metropolitana di Europa Verde/Verdi – Sezione “Riviera dei Gelsomini Siderno-Locri” denuncia l’immobilismo degli enti competenti che non ha ancora risolto l’annoso problema della diga sul torrente Lordo. Eppure sono trascorsi ormai vent’anni da quando si cominciò a svuotare l’invaso per i rischi rappresentati dalle crepe che erano state rilevate nella struttura in cemento armato. Poi annunci di finanziamenti ad hoc, di progetti, addirittura di imminente inizio dei lavori di ripristino! La solita periodica passerella elettorale di politici regionali e locali. Intanto “grazie” a loro (alla loro incompetenza e/o malafede) l’intero territorio della locride, e di Siderno in particolare, deve continuare a rinunciare alla straordinaria risorsa ambientale, economica e sociale che l’invaso aveva rappresentato nei pochi anni in cui era in esercizio. A tutti gli effetti si trattava di un lago (circa 9 milioni di metri cubi d’acqua dolce) che seppure non utilizzato al pieno delle sue potenzialità aveva impresso una svolta positiva per l’intero comprensorio. Prima di tutto all’arricchimento della biodiversità con l’insediarsi di specie vegetali igrofile (pioppi, salici…) e di una straordinaria avifauna acquatica stanziale e migratoria (aironi, anatre, alzavole, germano reali, folaghe…). Il lago era diventato per questo meta turistica per le gite domenicali delle famiglie, e per appassionati di bird watching e amanti della natura… Aveva anche una funzione irrigua, che si sarebbe potuta ampliare, e un’altra di bacino antincendio durante la stagione estiva perché consentiva agli elicotteri di prelevare in tempi brevi acqua dolce anziché salata aumentando così la tempestività d’intervento ed evitando il i rischi di salinizzazione dei terreni agricoli e boschivi. E poi si sarebbe potuto utilizzare per aumentare notevolmente la disponibilità di acqua potabile per la città di Siderno. Europa Verde si chiede chi sono i veri responsabili di questa situazione tanto inquietante quanto penalizzante per il territorio e i cittadini. Eppure, almeno a parole, la transizione verso un’economia verde e rispettosa dell’ambiente è argomento del giorno e che grazie alle risorse del P.N.R.R. (Piano nazionale di ripresa e resilienza) potrebbe essere effettivamente realizzata. Gli enti riusciranno a perdere anche quest’ultima e irripetibile opportunità per ripristinare il lago sul Lordo? La federazione metropolitana di Europa Verde incalzerà in tutti i modi gli enti locali e regionali (Comuni, Regione, Consorzi) perché questo non avvenga, e informerà puntualmente i cittadini del comprensorio sull’evolversi della situazione.

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