A Rivergaro, provincia di Piacenza, ci sono arrivati prima di tutti. I proprietari dell’Azienda agricola Bosco Gerolo Val Trebbia hanno messo le mani in pasta, pardon in cacca, e sono arrivati a produrre 2.064 metri cubi di biometano dalla cacca di 600 mucche, al giorno, festivi compresi, poiché pare che la stitichezza tra le mucche non sia contemplata. L’impianto ha aperto a febbraio scorso, 15 giorni prima del via all’Operazione Speciale di Putin in Ucraina. Naturalmente la CIA si è messa subito in allarme poiché, mentre il mercato mondiale del gas è fuori controllo, i nostri eroi piacentini riescono a vendere il loro biometano a prezzo fisso, vale a dire 1,1927 €/Kg.
Agenti segreti di mezzo mondo sono nella cacca fino al collo, poiché non riescono a trovare le prove di un collegamento tra Rivergaro e Mosca; lo stesso Draghi, consultato da Biden, ha manifestato il solito candido stupore che aveva già riservato al fenomeno delle bollette della luce e del gas decuplicate: “Non capisco come sia potuto succedere” pare abbia dichiarato…
Nel frattempo, in Calabria si sta ricominciando a dare la caccia alle vacche sacre nella speranza che la ‘ndrangheta non decida di mettere le mani anche nel business della cacca.
rev. Frank