Il primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Trebisacce è stato colpito da un infarto dopo due turni di guardia notturni consecutivi, effettuati per dare un servizio essenziale per i cittadini e per i tanti villeggianti che in questo periodo affollano la nostra regione.
Così ha dichiarato Ferdinando Laghi, capogruppo alla Regione di “De Magistris Presidente”, “Il personale sanitario continua a pagare prezzi altissimi, in termini di salute personale, per la desertificazione della sanità pubblica in Calabria. Voglio esprimere solidarietà e vicinanza al primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Trebisacce, colpito da infarto, dopo due, consecutivi turni di guardia notturni effettuati per dare un servizio essenziale per i cittadini e per i tanti villeggianti che in questo periodo affollano la nostra regione. Tecnicamente, con termine inglese, si chiama “Sindrome da burn-out”, ovvero “bruciarsi, esaurirsi”, ed indica uno stato di esaurimento emotivo, fisico e mentale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) la classifica come una forma di stress lavorativo che non si è in grado di gestire con successo. E come si potrebbe, viste le condizioni in cui versa la sanità calabrese? E per un caso clamoroso come quello dell’ospedale di Trebisacce, quanti altri – e sono tanti! – non hanno la ribalta mediatica ma si consumano giornalmente, sulla pelle di chi cerca di dare un senso alle parole “diritto alla salute”?