L’ennesimo incidente sulla statale jonica 106 si è verificato, coinvolgendo Umberto Graziano, imprenditore edile di Corigliano Rossanno a bordo della sua moto che si è scontrato nella “curva maledetta” in un incidente scontrandosi con un’auto. L’impatto è stato fatale perché il Signor Graziano è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.
Umberto Graziano, imprenditore edile di 40 anni di Corigliano Rossano è rimasto coinvolto lunedì 12 agosto in un’incidente tra la sua moto e un’auto in località Lampa Bucita, nel tratto tra lo svincolo di Amica e località Toscano.
Graziano è stato immediatamente soccorso dagli operatori del Suem 118 ma a causa delle ferite riportate nell’incidente è stato immediatamente trasferimento in eliambulanza nell’ospedale Annunziata di Cosenza, dove è deceduto poco dopo l’arrivo nonostante i numerosi e disperati tentativi da parte di tutta l’equipe medica. Tutta la comunità si stringe attorno alla famiglia di Umberto per la sua tragica ed improvvisa scomparsa. Le autorità stanno ancora indagando per chiarire le dinamiche dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità.
Purtroppo la Statale Jonica ha la fama di essere considerata la “strada della morte” a causa degli innumerevoli incidenti che continuano a verificarsi su questo tratto. L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime sulla Strada Statale 106” esprime la sua solidarietà alla comunità di Corigliano Rossano e della famiglia di Umberto Graziano in questo difficile momento con un post su Facebook: «Ogni vita spezzata sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria ci riempie di tristezza ma, questa volta, la nostra Organizzazione di Volontariato è ancora più addolorata perché la Calabria, oltre a perdere uno dei suoi figli migliori, perde una persona dall’educazione ed i modi esemplari, un lavoratore straordinario, un’ottimo marito ed un padre meraviglioso, un amico speciale con alle spalle una grande famiglia.. Siamo tutti idealmente vicini ai suoi due bambini ed alla moglie Ilaria a cui ricogliamo un grande abbraccio in questo difficile momento».