Il Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia ritorna al Teatro Greco-Romano di Portigliola con la messa in scena del Curculio di Plauto, diretto da Cinzia Maccagnano e interpretato da Edoardo Siravo, in un’emozionante e attuale commedia sulla società romana.
Neanche il tempo di digerire le emozioni Spoon River – Echi notturni di anime erranti, che è già tempo di un nuovo appuntamento con il Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia, realizzato dall’Accademia Senocrito in collaborazione con il GAL Terre Locridee e l’APS Cultura e Territorio con il patrocinio del Comune di Portigliola. Già fervono i preparativi, infatti, per lo spettacolo di venerdì 23 agosto, quando, alle ore 21:30, si apriranno nuovamente i cancelli del Teatro Greco-Romano di Portigliola, per la messa in scena del Curculio di Plauto. Nell’ambito del progetto di valorizzazione dei siti archeologici del territorio, il comune di Portigliola ha infatti voluto dividere le iniziative organizzate nella propria area di competenza tra i diversi siti archeologici ricadenti nel suolo comunale, riportando così la manifestazione nella sua sede naturale per gli appuntamenti conclusivi.
Per inaugurare questo nuovo ciclo nell’affascinante sito che ha ospitato le prime edizioni del Festival non poteva esserci niente di meglio della “La commedia Curculio” di Tito Maccio Plauto, tradotta da Giusto Monaco e adattata e diretta da Cinzia Maccagnano, che vedrà protagonista Edoardo Siravo affiancato da un talentuoso cast composto da Gabriella Casali, Raffaele Gangale, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Marta Cirello, Alessandro Laprovitera, Andrea Maiorca e Maria Chiara Pellitteri. I costumi saranno curati da Monica Mancini, le musiche composte da Lucrezio de Seta, mentre i movimenti di scena saranno diretti da Marongiu. La scenografia è opera del team “freezer09_lab”. La produzione è a cura dell’Associazione Teatro dei due Mari.
Siravo, uno degli interpreti più apprezzati della scena teatrale, si cimenterà in una brillante commedia imperniata sull’amore apparentemente irrealizzabile tra due giovani, complicato dal fatto che la ragazza è proprietà di un lenone. La commedia si sviluppa attraverso situazioni comiche che prendono il via dalla prima scena, in cui il giovane innamorato Fedromo canta e brinda di fronte a una “porta amatissima”. Il vero mattatore sarà Curculio, un parassita affamato e astuto che, tornando da una missione per conto di Fedromo, introdurrà una serie di imbrogli e travestimenti che coinvolgeranno servi, vecchi, soldati millantatori e banchieri. La sua astuzia, combinata con l’ingenuità degli altri personaggi, porterà a una serie di esilaranti inganni, fino al sorprendente finale.
La commedia di Plauto, ambientando la storia in un mondo greco “esotico”, riesce a far trasparire una critica senza tempo alla società romana, con i suoi vizi e le sue virtù. Come in molte altre sue opere, l’autore gioca con la rottura della quarta parete, invitando lo spettatore a partecipare attivamente al gioco teatrale, rendendo la finzione un divertimento condiviso tra attore e pubblico.
Una messa in scena attualissima nella sua classicità che sarà resa ancora più affascinante dalla cornice naturale offerta dal Teatro Greco-Romano di Portigliola, che tornerà poi a ospitare anche l’appuntamento successivo del Festival, La Dirindina di Domenico Scarlatti, che ci attende domenica 25 agosto.