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domenica, Settembre 8, 2024
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Tesori archeologici recuperati: sette reperti tornano a casa dal Regno Unito

Preziosa operazione di rimpatrio e tutela del patrimonio archeologico italiano: il Comandante del Gruppo Carabinieri Tpc di Roma e il Comandante del Nucleo Carabinieri Tpc di Cosenza hanno consegnato al direttore del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia sette reperti archeologici di inestimabile valore. I manufatti, illegalmente esportati in Regno Unito, sono stati recuperati grazie alla complessa operazione “Achei”, condotta dalla Procura della Repubblica di Crotone e dai Carabinieri del Nucleo Tpc di Cosenza.
La cerimonia di riconsegna si è svolta alla presenza di alte cariche istituzionali, tra cui il Prefetto di Viterbo, il Direttore Generale Musei del MiC, il Comandante del Comando Provinciale Carabinieri di Viterbo, il Direttore Regionale Musei Lazio e la Soprintendente A.b.a.p. per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale Marherita Eichberg.
I reperti, tra cui spiccano un vaso attico a figure rosse del V secolo a.C. e una statuetta in bronzo raffigurante un guerriero etrusco, rappresentano una testimonianza eccezionale della storia e della cultura italiana. La loro riacquisizione rappresenta un importante successo nella lotta contro il traffico illegale di beni archeologici, che purtroppo continua a colpire il nostro Paese.
L’operazione “Achei” ha permesso di sgominare un’associazione per delinquere dedita al saccheggio di siti archeologici in Italia e al successivo traffico internazionale dei reperti. Le indagini, condotte con rigore e tenacia dai Carabinieri del Nucleo Tpc di Cosenza, hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone e all’esecuzione di 80 perquisizioni.
Il rimpatrio di questi preziosi reperti rappresenta un monito per tutti coloro che attentano al nostro patrimonio culturale: il nostro passato non è in vendita. La tutela e la valorizzazione dei beni archeologici sono un dovere per tutti, e solo attraverso la collaborazione tra le istituzioni e la cittadinanza è possibile contrastare efficacemente il fenomeno del traffico illecito.
L’operazione “Achei” dimostra ancora una volta l’impegno costante dei Carabinieri nella difesa del patrimonio culturale italiano, un impegno che si concretizza in azioni concrete e mirate al recupero e alla restituzione alla collettività dei beni trafugati.
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