Per l’esecutivo, gli incassi non coprono neppure le spese. A opporsi il consigliere di minoranza Antonio Pio Trimboli: “Così si allontanano i sedernesi dallo sport”.
Un malcontento generale o quasi sta dilagando fra molte società sportive sidernesi, operanti in particolare nel settore calcistico, per l’aumento delle tariffe riguardanti l’utilizzo degli impianti sportivi. Con la delibera 37 del 13 febbraio, infatti, la giunta Fragomeni ha approvato le nuove tariffe per l’utilizzo dell’impiantistica sportiva comunale, aumenti resi necessario per la copertura “parziale delle spese di gestione come previsto dal regolamento vigente”. Aumenti che stando a quanto comunicato dall’esecutivo non sarebbero sufficienti per gestire la complessa macchina degli impianti sportivi.
A interessarsi, molto da vicino della questione, il consigliere di minoranza Antonio Trimboli secondo cui “l’amministrazione sta concretizzando una vera e propria azione politica atta a disincentivare l’uso di tali impianti, allontanando le associazioni sportive e i sidernesi dalla buona pratica dello sport, da sempre il principale fenomeno aggregativo e di crescita sociale di ogni comunità”.
Allo stadio comunale “Filippo Racidi” ad esempio una squadra che per la stagione sportiva 2023/24 vorrà disputare le partite di campionato e allenarsi con la luce del sole, dovrà sborsare al comune 3.500 euro più iva, se invece vorranno allenarsi di sera, caso più frequente, il costo lievita di altre mille euro. Leggermente più basse le tariffe del campo sportivo “Gianluca Congiusta” di contrada Mirto, qui il costo è di 3000 euro per partite e allenamenti diurni, 4000 in notturna. Anche le palestre comunali hanno ovviamente un costo, 5 euro all’ora anche se sono previste riduzione al 50 per cento al pagamento della tariffa annuale per le società sportive affiliate o certificate alla Federazione Italiana Sport Disabili. E se per i campi sportivi si innalza la polemica per quanto l’aumento delle tariffe, singolare rimane la vicenda del palazzetto dello sport “Eunice Kennedy Shriver, finora utilizzato solo per grandi eventi e non affidato in gestione ad alcuna società o consorzio, colpevole probabilmente l’ingente costo giornaliero che ammonterebbe a 500 euro.
Una visione diversa nella gestione degli impianti sportivi è quella del consigliere Trimboli che afferma. “Con un’interpellanza ho chiesto all’amministrazione di iniziare a valutare la possibilità di assegnare, tramite avviso pubblico, gli spazi all’interno del Palazzetto dello Sport per lo svolgimento di attività agonistiche, allenamenti e manifestazioni autorizzate, in modo tale che possano partecipare al bando le Società e le Associazioni Sportive.
Considerando la tariffa giornaliera, non credo che questo bando possa risultare interessante, per questo mi chiedo se ci sarà mai una valorizzazione della struttura o si dimostrerà una Cattedrale nel deserto”. “Auspico – ha concluso il consigliere di minoranza Trimboli – che la giunta comunale provveda al più presto ad una revisione delle tariffe, dimostrando finalmente sensibilità ed interesse verso le esigenze della collettività”.