Mariateresa Fragomeni incide il suo nome nella Storia della Città, dopo una campagna elettorale lunghissima, finalmente torna un sindaco democraticamente eletto. E torna anche il Consiglio Comunale, con un altro record di rappresentanza femminile, perché sono state elette 6 donne. Questo paese deve ritrovare l’unità e la collaborazione, deve capire che le guerre interne non portano lontano e queste negli anni hanno permesso ai veri nemici di Siderno di approfittare per danneggiare sempre di più la nostra cittadina.
Bentornata democrazia.
Riparte Siderno, il centro più grande della Riviera, dopo tre anni di amministrazione e oltre tre anni di commissariamento dovuto allo scioglimento dell’8 agosto 2018, riparte. Mariateresa Fragomeni incide il suo nome nella Storia della Città, dopo una campagna elettorale lunghissima, finalmente torna un sindaco democraticamente eletto. E torna anche il Consiglio Comunale, con un altro record di rappresentanza femminile, perché sono state elette 6 donne, mentre nel precedente consiglio erano 5.
Facendo una piccola analisi le speranze ci sono tutte, perché comunque questo gruppo che ha dovuto svolgere una campagna elettorale infinita si è forgiato nella difficoltà di una pandemia, e ora dovrebbe avere una stagione più facile. Inoltre, da quello che vedo nei dati dei consiglieri eletti molti sono giovani, per cui dovrebbero avere una marcia in più. Infatti, in questo consiglio 10 su 16 saranno alla loro prima esperienza, oltre a Mariateresa. Per il sindaco devo dire che le esperienze politiche, che ha alle spalle, dovrebbero servirle per capire e gestire al meglio i problemi della burocrazia. In questo senso Mariateresa potrebbe essere una garanzia, perché arriva a questo incarico matura e pronta.
Il compito di amministrare una cittadina popolosa e problematica come Siderno, non è facile, nessuno si sogni che il nuovo sindaco possa da subito sistemare tutte le macerie lasciate dalla terna commissariale, ma l’importante in questa fase potrebbero essere i segnali di volontà, di apertura e dialogo da parte dell’amministrazione. Mentre ancora più importanti devono essere i segnali dei cittadini, in questa fase non serve la protesta, non serve l’ostruzionismo, ma serve il dialogo e la collaborazione. Questo paese deve ritrovare l’unità e la collaborazione, deve capire che le guerre interne non portano lontano e queste negli anni hanno permesso ai veri nemici di Siderno di approfittare per danneggiare sempre di più la nostra cittadina.
Auguro al mio paese e a questa nuova amministrazione comunale, buon futuro!