In questi giorni, nel nostro Comune, si è celebrata la Bràttea aurea”, una lamina d’oro risalente al VI-VII secolo D.C., a Siderno Superiore; allo stesso tempo, però, si sta distruggendo la memoria storica del nostro paese come radendo al suolo il campo da Minigolf e per altri lavori in giro per Siderno. Chiediamo, quindi, ad Pirruccio ed Oliva se la memoria vale solo per la Brattea.
Quanto sono belli i mandorli in fiore, il loro colore viola accompagna le nostre passeggiate, in queste giornate fredde e assolate, anche se un anziano parente mi ricorda che, una volta, era pieno di questi magnifici alberi.
In questi giorni, sento parlare molto di memoria, ed appartenenza, di storia e conservazione, ne ho sentito parlare a proposito della villa comunale, perché riemerge nel progetto il vecchio lido dei sogni, ne ho sentito parlare al comune durante una serata in cui si è parlato della “Bràttea aurea”, una lamina d’oro risalente al VI-VII secolo D.C., trovata a Siderno Superiore, nel 1886 che raffigura l’epifania e i Re magi. Ho ascoltato due forestieri lodare questo passato e le antiche scoperte archeologiche che lo testimoniano. Forestieri. Due amici di vecchia data: Vito Pirruccio, di Roccella, dirigente della scuola “Michele Bello” e Giacomo Oliva, di Gerace, monumento della storia calabrese, oltre alla direttrice del museo di Locri, Elena Trunfio che non conosco e di cui non parlo, quindi. Chi ha organizzato, il PD di Siderno, li ha invitati perché dessero spessore ad una volontà di orgoglio cittadino e di rivalutazione della storia e, per questo, potremmo anche farci scappare un plauso, ma ci dobbiamo fermare perché poi ci vengono in mente altri pensieri.
Il primo che genera una domanda per i due amici, Pirruccio ed Oliva, perché non sono stati chiamati relatori paesani? Tipo Mimmo Romeo che conosce bene la storia, ed infatti ha ricordato il grande scrittore e amico Luigi Vento. Seconda cosa, che vogliamo chiedere ai due amici, è se sono a conoscenza che l’amministrazione di Siderno a guida PD, che conta 10 consiglieri e 4 assessori oltre allo stesso sindaco, ha raso al suolo il campo da Minigolf sul lato Sud, che era un pezzo di storia del nostro paese, in quanto costruito insieme al lungomare intorno al 1950/1960, per fare cosa ancora non lo sappiamo, l’unica certezza è che abbiamo ricevuto decine di lettere da cittadini che, con le lacrime agli occhi, ci hanno raccontato i loro ricordo di quelle 10 buche. Per non parlare dei vari lavori in giro per Siderno, dove si rade al suolo; oppure a tutti gli alberi, rappresentanti una loro storia che sono stati abbattuti. La scorsa sera, mi sono veramente stupito a sentir parlare di memoria e storia da chi, non solo non sta programmando e costruendo il futuro di questo paese ma, a mio modesto giudizio, sta cancellando anche il passato.
Spero che i gentili amici mi vogliano rispondere sul diverso valore di memoria, tra il Minigolf, gli alberi e la Bràttea aurea.