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mercoledì, Febbraio 19, 2025
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Elezione giudici della Corte Costituzionale: si parlerà ancora calabrese!

Giovedì, dopo più di un anno di stallo, il parlamento è riuscito a eleggere i quattro giudici mancanti della Corte costituzionale che era di sua competenza indicare. Per eleggerli è necessaria la maggioranza dei tre quinti dell’assemblea, pari a 363 voti (su 605 parlamentari: 400 deputati, 200 senatori e 5 senatori a vita). Il parlamento li ha eletti in seduta comune, cioè con votazioni a cui hanno partecipato contemporaneamente deputati e senatori.Bruno Gemelli

Tanto tuonò che piovve. Dopo più di un anno di stallo, giovedì scorso sono stati finalmente eletti dal Parlamento riunito in seduta comune i quattro giudici della Corte Costituzionale che, ora, vanno a completare il loro plenum. A Palazzo della Consulta si parlerà, quindi, ancora calabrese come vedremo più avanti. Sono stati eletti Massimo Luciani (in quota PD), che ha ottenuto 505 voti; Roberto Cassinelli (in quota FI), 503 voti; Maria Alessandra Sandulli, 502 voti (figura tecnica); Francesco Saverio Marini (in quota FdI), 500 voti. Quest’ultimo è figlio d’arte in quanto suo padre Annibale, nato a Catanzaro 85 anni fa, è stato Presidente della Consulta dal 10 novembre 2005 al mandato il 9 luglio 2006. Annibale Marini, a sua volta, è figlio di Giuseppe Marini (nativo di Montepaone) che fu eletto consigliere regionale della Calabria nella prima consiliatura con il Msi nella circoscrizione di Catanzaro.

La storia complessiva della Corte Costituzionale è ricca di presenze calabresi. Ben quattro, su un totale storico di una sessantina, furono eletti presidente. Da qui il titolo di quest’articolo. Questi gli eletti presidenti in ordine cronologico: Aldo Corasaniti, che poi fu eletto senatore con i Progressisti, di San Sostene (Catanzaro) dal 15 luglio 1991 al 14 novembre 1992, Cesare Mirabelli di Gimigliano (Catanzaro) dal 23 febbraio 2000 al 21 novembre 2000, Cesare Ruperto di Filadelfia (Vibo Valentia), dal 5 gennaio 2001 al 2 dicembre 2002, e poi il citato Annibale Marini. Il beneficiario di oggi, Francesco Saverio Marini, nato a Roma, 52 anni, è un meloniano di ferro; in atto consulente giuridico della premier e realizzatore teorico e pratico del premierato; è un avvocato cassazionista, professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, componente e vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti. Il padre di Annibale, nonno di Francesco, Giuseppe Marini fu eletto consigliere regionale della Calabria nella prima consiliatura con il Msi nella circoscrizione di Catanzaro. Dunque, una famiglia tradizionalmente di destra nella filiera Msi-Alleanza Nazionale-Fratelli d’Italia.

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