Riflessione amara di Ilario Ammendolia su l’assoluzione dell’ex sindaco di San Luca, Sabastiano Giorgi e l’ex assessore Francesco Murdaca. In fondo chi può ricordare l’arresto di due amministratori di San Luca? Loro, gli ex detenuti, non dimenticheranno mai le quattrocento giornate in cella. Conclude Ammendolia, che, in nessun paese, è meno che mai a San Luca si può battere la mafia contrapponendosi ai cittadini.
In nome della legge lei è in arresto.
Immagino che furono queste le parole pronunciate nel cuore della notte quando i carabinieri prelevarono dalle loro case l’ex sindaco di San Luca, Sabastiano Giorgi e l’ex assessore Francesco Murdaca.
Quindi, furono ammanettati e successivamente portati in carcere.
Le loro fotografie schiacciate sui giornali locali.
Non oltre, dal momento che non ha fatto notizia il loro arresto e non farà notizia la loro assoluzione definitiva con sentenza pronunciata, dopo oltre 11 anni, dalla Suprema Corte di Cassazione.
In fondo chi può ricordare l’arresto di due amministratori di San Luca?
Forse ne avranno un ricordo nitido i loro bambini, le mogli, i genitori… ma i loro pianti come i loro ricordi, sono destinati a perdersi nelle solitarie vallate dell’Aspromonte dove, secondo un pensiero prevalente e prepotente, non vivono innocenti.
Loro, gli ex detenuti, non dimenticheranno mai le quattrocento giornate in cella, l’angoscia della solitudine, i passi sempre uguali nel cortile con tanta umanità dolente e innocente ma anche con persone a cui generalmente, è difficile dire di no.
Perché il carcere ha le sue leggi… e, incredibilmente, non sono quelle dello Stato.
E quando non è strettamente necessario è stupido e criminale mettere una persona in cella, innanzitutto perché istiga a delinquere, forma i “professionisti” del crimine, inaridisce l’anima, colpevolizza la coscienza collettiva della società.
Aggiungo costa alla società circa 200 euro al giorno. Nel caso degli ex amministratori lo Stato avrà speso duecentomila euro per tenerli ingiustamente in carcere e, penso, almeno altrettanto spenderà per ingiusta detenzione.
Poi si tagliano le vaccinazioni dei bambini per mancanza di fondi.
Nei mesi precedenti, l’operazione “Inganno” ero nella piazza di San Luca per dire, insieme ad altri, che sciogliere per la terza volta il consiglio comunale non significava soltanto sospendere la democrazia ma dare un grande vantaggio alla ndrangheta.
Ho parlato pubblicamente per testimoniare che si può ancora essere uomini liberi e continuare a credere nella Costituzione. A San Luca più che altrove perché l’alternativa è ritornare alla legge Pica, sospendendo la democrazia, sopprimendo la libertà, applicando la giustizia sommaria.
In quel momento non potevo sapere che avrebbero arrestato il sindaco uscente ed un assessore.
E soprattutto non potevo sapere della loro innocenza.
Sapevo però che, in nessun paese, è meno che mai a San Luca si può battere la mafia contrapponendosi ai cittadini.
Oggi abbiamo la prova del 9 di quanto sia stata e sia fallimentare la strategia antimafia indicata da alcuni magistrati famosi e fatta propria da una politica nana.
Alla fine della storia abbiamo:
Il consiglio comunale sciolto per la QUARTA VOLTA .
Il Comune retto da una costosa triade commissariale composta da persone esterne alla gente di San Luca.
Due innocenti portati in carcere
La democrazia sospesa.
La mafia più forte.
E tanto silenzio che se non è omertà … è paura!