Nelle prime ore di questa mattina, sabato 25 gennaio, carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato l’ex sindaco di San Luca, Bruno Bartolo e l’ex assessore, Francesco Cosmo finiti al centro dell’inchiesta sullo stadio comunale ora sotto sequestro.
I carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Locri, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti dell’ex sindaco e di un assessore con delega alle opere pubbliche, urbanistica e cooperazione, Francesco Cosmo, del Comune di San Luca. Per entrambi, disposti gli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. Obbligo di dimora con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, invece, ad altri quattro indagati, dirigenti della società calcistica “A.S.D. San Luca 1961”, a sua volta raggiunta dal provvedimento interdittivo di revoca della concessione dello stadio Comunale “Corrado Alvaro”, impianto sportivo ora sottoposto a sequestro preventivo.
Per gli indagati l’accusa del reato di turbata libertà degli incanti. Agli Amministratori ”pro-tempore” del Comune di San Luca, contestati anche i reati di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici, certificati ed autorizzazioni amministrative, nonché, limitatamente alla posizione dell’ex primo cittadino, di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, in relazione alle disposizioni in materia di pubblica sicurezza. Reati che sarebbero stati commessi a partire dal mese di agosto 2022 sino al gennaio 2024, tutte correlate a due distinte vicende: l’assegnazione di spazi pubblici presso l’Area Mercatale del Santuario di Polsi e la concessione alla “A.S.D. San Luca 1961” dello stadio comunale “Corrado Alvaro”.
Hanno contribuito allo svolgimento delle indagini intercettazioni ambientali, audio e video, oltre ai controlli amministrativi nei confronti di esercizi commerciali svolti, nel mese di settembre 2022, in occasione della c.d. “Fiera della Montagna”, indetta dal Comune di San Luca, presso il Santuario della Madonna di Polsi.
All’ex sindaco è attribuito, tra gli altri, anche il reato di costituzione di atti falsi, rilasciati illegalmente (in totale carenza di istruttoria, di graduatorie e, finanche, in assenza delle istanze dei beneficiari), con elusione delle procedure previste dal bando di gara – indetto e volutamente mai portato a termine-, molti titoli autorizzativi al commercio, in favore di soggetti legati o contigui alla criminalità organizzata sanluchese.
Il procedimento pende ancora nella fase delle indagini preliminari e gli indagati sono assistiti dalla presunzione di non colpevolezza fino ad una eventuale condanna definitiva.