Non poteva esserci occasione migliore del cinquantesimo anniversario della fondazione della Casa Editrice per la pubblicazione della Storia d’Italia Rubbettino. Il progetto di questa Storia dell’Italia contemporanea a più voci nasce, infatti, per raccogliere un’affascinante sfida culturale: connettere la ricerca scientifica alla narrazione storica e corrispondere così a una esigenza individuale e collettiva, in parte manifesta e in parte latente, che proviene da molti ambiti della nostra società.
Non poteva esserci occasione migliore del cinquantesimo anniversario della fondazione della Casa Editrice per la pubblicazione della Storia d’Italia Rubbettino. Un lavoro che si innesta su una tradizione ben consolidata dell’editoria italiana che ha prodotto alcune notevoli “grandi opere” (come vengono normalmente definite) che costituiscono oggi un tassello significativo del patrimonio culturale del nostro Paese.
Riproporre oggi nell’epoca del web e di Wikipedia una storia in più volumi a qualcuno potrebbe apparire quasi narcisistico e perfino fin troppo ambizioso, ma è una sfida che abbiamo ritenuto opportuno affrontare e che ci appare decisamente stimolante.
Il progetto di questa Storia dell’Italia contemporanea a più voci nasce, infatti, per raccogliere un’affascinante sfida culturale: connettere la ricerca scientifica alla narrazione storica e corrispondere così a una esigenza individuale e collettiva, in parte manifesta e in parte latente, che proviene da molti ambiti della nostra società. Se da oltre un ventennio sono assenti lavori di ricostruzione delle vicende italiane degli ultimi due secoli, non solo la ricerca storica è proseguita in maniera intensa, ma ha prodotto studi innovativi, in grado di offrire una maggiore capacità interpretativa della realtà nel suo divenire a chi è interessato a meditare criticamente i percorsi italiani nel contesto europeo e mondiale per giungere a formulare un proprio punto di vista.
L’itinerario affrontato dai quattro volumi dell’opera evidenzia la scelta di privilegiare il profilo politico della storia dell’Italia contemporanea. Nella sensibilità odierna la ricerca politica consente di dar conto di crisi e transizioni, riforme e rivoluzioni, rallentamenti e accelerazioni, mutamenti congiunturali e strutturali, eventi singoli e dinamiche di ampio periodo, permettendo di sfuggire a chiuse categorie e di evitare i limiti di una lunga durata intesa come spazio immobile, per restituire forza ai passaggi di un divenire storico in continuo movimento.
Cosa cambia e cosa resta uguale nella lunga vicenda di formazione, crescita e sviluppo del nostro Paese come Stato unitario? Quali sono le principali tappe, i protagonisti, le culture politiche e le correnti vive della nostra storia comune? In che maniera si sono articolate le fratture che ancora ci dividono, quali tensioni hanno generato sul corpo sociale e quali stimoli all’unità ci hanno dato le sfide provenienti dall’esterno?
Sono queste le domande principali a cui gli autori dei quattro volumi provano a fornire risposta.
L’opera è articolata secondo questa scansione tematica e temporale:
1) Risorgimento: costituzione e indipendenza nazionale (1815-1849 / 1849-1866) – di Roberto Balzani e Carlo M. Fiorentino
2) Patria, rappresentanza politica e mutamento sociale (1866 – 1887 / 1887 – 1903) di Andrea Ciampani e Sandro Rogari
3) Nazione e Stato, Stato e Nazione (1903 – 1924 / 1925 – 1946) di Gerardo Nicolosi e Giuseppe Parlato
4) Democrazia repubblicana (1949-1969 \ 1970 – 1994) di Andrea Ciampani e Giovanni Orsina
Il primo dei quattro volumi è stato appena pubblicato, gli altri verranno pubblicati entro il 2024.
La Direzione scientifica è affidata ad Andrea Ciampani, professore ordinario di Storia contemporanea presso la LUMSA di Roma mentre il Coordinamento editoriale è a cura di Maurizio Serio, professore associato di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli studi “Guglielmo Marconi” di Roma
L’opera verrà presentata in anteprima nazionale durante “Più libri più liberi”, la fiera nazionale della piccola e media editoria, il 7 dicembre alle ore 15,00 nella Sala Elettra della Nuvola di Roma.