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venerdì, Novembre 22, 2024
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Roccella: Marjan resta in carcere, negati i domiciliari

Marjan Jamali, una donna iraniana di 29 anni, è al centro di una vicenda complessa. Dopo essere approdata a Roccella Jonica, è stata arrestata alla fine di ottobre scorso al porto di Roccella Jonica. L’accusa? Presunta scafista. Tuttavia, Marjan ha sempre negato questa accusa, sostenendo di essere vittima di un’accusa falsa inventata dai suoi tre accusatori. Durante il viaggio, sostiene che questi stessi uomini abbiano anche tentato di stuprarla. Nonostante ciò, il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha rigettato la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dal suo avvocato, l’avv. Giancarlo Liberati. Marjan Jamali è ora detenuta in carcere a Reggio Calabria, mentre il suo figlio minorenne di appena 8 anni, Zafar, è temporaneamente affidato a una famiglia afghana inserita nel centro dell’alto Jonio reggino, gestito dalla cooperativa sociale “Jungi Mundu” 1.

La decisione del Riesame è stata definita incomprensibile dall’avvocato Liberati, che ha annunciato di fare ricorso. Marjan Jamali, insieme al figlio e ad altri 100 migranti, era sbarcata a Roccella Jonica alla fine di ottobre scorso, dopo un’operazione di soccorso in mare compiuta dalle autorità marittime italiane al largo della costa calabrese.

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