La vita dei marittimi è consacrata al mare: ogni stagione ha la sua importanza: quella della pesca, quella della crociera, quella del riposo, in cui si riverniciano le barche e si rattoppano le reti. La vita dei marittimi dipende dalle tempeste e dal sole: le ore d’ozio della bonaccia di alternano ai giorni buoni per la pesca, col ponente che ingrossa le vele.
La Marina di Siderno è la casa dei marittimi ed è praticamente nata dal Rione Sbarre, quello che adesso sta al confine della città, in bilico tra il ricordo e la dimenticanza. Ivana questo lo sa bene, ma non vuole che la vita del Rione Sbarre, coi suoi colori accesi e la sua parte di storia, finisca per essere scordata: desidera invece che rimanga dappertutto, sparsa sulla sabbia con le reti, dipinta in un murale su una vecchia porta, affrescata sulle maioliche del Rione, nel profumo della salsedine e nello sciabordio delle onde sulla battigia.
Ivana desidera che le storie dei marittimi di Siderno rimangano tra la gente, a ricordare gli sforzi di chi ha lavorato onestamente, chi si è stato costretto a partire per prendersi cura della famiglia e della casa, chi ha portato sulle spalle la fatica – e nel cuore l’immensa gioia – di fare del mare la sua vita … come ha fatto suo padre Gianni.
Grazie a Ivana, che ci ha fatto dono dei suoi preziosi ricordi, e a Roberta, che ci ha prestato la sua dolce voce