Un cittadino di Siderno esprime le sue considerazioni su Siderno e tutto il Sud Italia attraverso un dialogo con un altro sidernese, il caro amico Michele Iannapollo.
Anch’io caro Michele nonché amico virtuale e raffinata mente pensante, penso la stessa cosa: la natura ha dato una buona mano alla nostra terra, come ben dici, ma aggiungo: le istituzioni non ci hanno mai intercettati, trovati, perché troppo distanti e pochi numericamente, in un mondo dove i numeri contano più che l’umanità. La politica, tutta non ha il problema di rappresentarci, contiamo poco, quindi quasi zero aiuti, la gente si è adattata come lucertole al sole e al dolce far niente o molto poco, in questo clima piacevole che stimola a rimandare ogni cosa e praticare il silenzio, come difesa.
Unico vulnus, la Sanità e la Salute, minata da azioni nefaste fatte negli ultimi 30 anni, che hanno provocato inquinamento ambientale, causato di gruppi criminali a cui si è lasciato mano libera, e ampi spazi di territorio privi di controlli, sia da parte dello Stato che dei cittadini! Siamo diventati la discarica del nord Europa, ormai è noto a tutti che in questa terra hanno scaricato ogni rifiuto pericoloso, nel mare e nelle fiumare inquinando falde idriche, e di conseguenza provocando molte patologie tumorali. C’è un disinteresse sedativo, che trasforma le persone in struzzi, o forse fa ipotizzare, “non a tutti”, che senza stress ed impegno la vita sul mare dura di più e si allunga, come in effetti ci hanno spiegato scientificamente.
“Sulla spiaggia il tempo è più lungo..che su una montagna”.
Tutto ha funzionato fino a quando la sanità non è diventato un problema diffuso e l’informazione internet non ha diffuso i dati spiegando le ragioni su molte mortalità di persone in giovane età. Ma ahimè! Tutto questo danno sconfortante, non ha consentito di canalizzare la rabbia e creare consapevolezza per contrapporsi e cambiare le cose. Un mondo locale che vive o sopravvive, nel caos di un arretramento generale, che porta a giustifica ogni pochezza locale, quindi se ovunque non va bene qui dobbiamo rassegnarsi.
E del resto :
qui ci sono pochi mutui, perché una casa ce l’hanno quasi tutti e c’è il mare, poche distrazioni e si riesce a sopravvivere con molto poco.
E poi la salute, il futuro per i giovani e il lavoro? Aspetteranno tempi migliori…
Adolfo Melignano