Sono state riesumate le salme di Amedeo Matacena, era dietro una lapide senza nome. Come disposto dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, le salme di Amedeo Matacena e della madre dell’ex parlamentare, Raffaella De Carolis, morti nel 2022, a distanza di tre mesi l’uno dall’altra, a Dubai, dove l’ex parlamentare di Forza Italia viveva da quasi 10 anni per sottrarsi ad una condanna per concorso esterno in associazione a conclusione del processo Olimpia.
Sono iniziate presto questa mattina le operazioni di riesumazione del corpo di Matacena è stato riesumato al cimitero di Minturno, in provincia di Latina, dove si trovava nella cappella della famiglia dell’ex moglie Alessandra Canale. L’estumulazione del corpo della De Carolis, invece, è avvenuta nel cimitero di Condera, a Reggio Calabria. Entrambe le salme sono state portate a Roma, all’istituto di medicina legale della Sapienza, dove il medico legale Aniello Maiese e la tossicologa Maria Chiara David, nominati dalla Procura, hanno eseguito in mattinata l’autopsia sul corpo di Matacena. Il corpo di Raffaella De Carolis è fissato per oggi pomeriggio. Per conoscere gli esiti delle autopsie sarà necessario attendere 90 giorni quando i periti depositeranno una relazione al sostituto procuratore di Reggio Calabria Sara Parezzan, titolare del fascicolo d’inchiesta che é stato aperto sulla morte di Matacena e della madre. Al cimitero di Minturno, in provincia di Latina, è stato aperto il loculo dove era sepolto l’ex armatore per volontà del figlio Amedeo junior nella cappella della madre del ragazzo, Alessandra Canale, ex compagna di Matacena, originaria di un paese vicino Fondi e volto noto della tv per essere annunciatrice della Rai.
Con l’accusa di duplice omicidio é indagata nell’inchiesta l’ultima moglie di Matacena, Maria Pia Tropepi che, attraverso il suo legale Attilio Parrelli, ha nominato due consulenti di parte per assistere alle autopsie, il professore Maurizio Saliva e il tossicologo Ciro Di Nunzio. La morte di Matacena, nell’immediatezza, é stata attribuita ad infarto. La Procura di Reggio, invece, sospetta che il decesso dell’ex deputato e quello della madre siano collegate e che non siano dovute a cause naturali. Secondo i pm reggini, infatti, Amedeo Matacena e la madre potrebbero essere state avvelenate da Maria Pia Tropepi che poi, sulla base di un testamento olografo attribuito all’ex parlamentare e sull’autenticità del quale sono in corso le indagini, ha rivendicato di essere la sua erede universale.
Al centro dell’indagine, dunque, c’è l’accusa di duplice omicidio. Tropepi è accusata di aver avvelenato sia il marito sia la suocera per motivi legati all’eredità. A sollevare sospetti è stato un testamento olografo, che attribuisce a Tropepi il ruolo di erede universale di Matacena. Sull’autenticità del documento sono in corso accertamenti. Le indagini mirano a chiarire se i due decessi possano effettivamente essere stati causati da avvelenamento, come ipotizzato dai magistrati reggini. Il mistero che avvolge le morti di Amedeo Matacena e della madre, e la possibile implicazione della moglie, tiene alta l’attenzione e c’è anche da scoprire che fine ha fatto il ricco e vario patrimonio dei Matacena, di cui al momento sembra non esserci traccia.