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Amalia Bruni ricorda la strage di via D’Amelio

Oggi, 19 luglio 2022, ricorre uno tra gli eventi più tragici della storia italiana, l’assassinio di Paolo Borsellino. Amalia Bruni ricorda, a distanza di trenta anni, una figura che si distinse per il suo coraggio e la sua integrità morale. La sua morte è una sconfitta per tutti, perché testimonia come la giustizia fu sottomessa all’omertà e alla violenza, ma lui vive in ognuno di noi e dobbiamo essere noi a tenere vivo il suo ricordo. Tutti possiamo essere quel Paolo Borsellino. Lasciamo la parola ad Amalia Bruni, Vicepresidente della Commissione, che scrive una nota in onore di questo grande uomo. 

Il 1992 è stato un anno che ha profondamente segnato la storia italiana. Poco meno di due mesi dopo la strage di Capaci avvenuta il 23 maggio e che costò la vita al giudice Falcone a sua moglie
Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta, un altro terribile attentato colpì il cuore della città di Palermo: il 19 luglio 1992 il magistrato Paolo Borsellino fu ucciso nella strage di via D’Amelio, dove perse la vita insieme a cinque uomini della sua scorta. La ”falsa e distorta verità giudiziaria” che la moglie Agnese Borsellino ha denunciato nel corso degli anni è servita a costruire una ”contraffazione della verità” che ha portato ”un secondo terribile dolore” e una’ ”umiliazione” per chi rappresenta lo Stato democratico. La mia Terra ha conosciuto tante tragedie per mano della
criminalità organizzata che anche da noi ha mietuto vittime innocenti. Ho sempre creduto nell’esempio di uomini come Falcone e Borsellino ed ecco perché la lotta conseguente contro la mafia, senza cedimenti a rassegnazioni o a filosofie di vile convivenza con essa, deve diventare
parte integrante del nostro impegno quotidiano per affermare la cultura della legalità. Una sorta di giuramento ai valori costituzionali e democratici che ognuno di noi dovrebbe fare per rinnovare un
omaggio e una promessa per non dimenticarlo mai. Ricordo con commozione il sacrificio di Paolo
Borsellino, e tutti coloro che sono come lui caduti in nome della legge, dobbiamo restare sempre al loro fianco per onorare le loro eroiche figure e per sostenere chi ha continuato a portare avanti la loro opera”.

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