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venerdì, Novembre 22, 2024
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Ricordo di mia zia Ida Macrì

Pubblichiamo un commovente ricordo di un nipote per la zia appena scomparsa, con parole che raccontano di una donna attaccata ai valori e pilastro di tutta la sua famiglia.

Ieri è volata in cielo mia zia Ida, aveva 95 anni ma una mente lucida e vivace come poche,
a lei ero legato da un affetto particolare, perché una donna che amava tenere unite le nostre famiglie, e quando andavo a trovarla mi raccontava sempre qualcosa, dei suoi bellissimi ricordi, aneddoti su tutti, ma in particolare su mio padre da giovane,
che lei conosceva da piccolo, perché era prima cugino e dopo diventato anche suo cognato e quindi l’aveva visto crescere insieme ai suoi fratelli, di come si era sposata sua sorella Rosa fuori paese, del mio caro zio Mimmo e Peppe di zia Sisa la più giovane della famiglia.

Lei era una fonte di cose importante per me, perché si ricordava tutti gli eventi e le situazioni casuali, che poi hanno definito il nostro presente, e creato la nostra famiglia, una memoria storica puntuale e lucida nonostante i suoi anni.

Mi spiegava il suo affetto, toccandomi le mani, e mi ricordava che per me era stata come una seconda mamma, ai tempi ed in momenti di difficoltà di mia mamma, mi aveva allattato, essendo nato nello stesso anno di mia cugina Rosanna, e per lei questo evento la faceva sentire molto legata a me, ed io più volte l’ho ringraziata abbracciandola e con un bacio.

Ciao zia Ida, i tuoi problemi ti hanno lentamente consumato il corpo,
ma non il sorriso,
e le complicazioni crescenti ti facevano sempre più soffrire, e forse spero che sia giusto non soffrire dopo quanto hai dato.

Tu puoi andare orgogliosa e contenta dell’assistenza continua dei tuoi figli Anna, Rosanna e mio cugino Adolfo, di Maria Teresa, e Giuseppe lontano da siderno, ma sempre pronto a partire per capire lo stato di salute della sua mamma.

Anna, Rosanna e Adolfo non sono mancati un solo minuto, giorno e notte ad assisterti,
perché vivevano con te,
e oggi possono vivere sereni come pochi figli al mondo posso sentirsi,
ti hanno assistita ogni minuto curato le tue ferite sempre più aggressive e ultimamente dolorose, ma mai mancati sempre attenti gli altri figli, puoi essere orgogliosa di tutti.

Adesso che vai in cielo anche tu, saluta tutti i nostri cari e porta un bacio a mio padre a mia mamma al tuo amato zio Ciccio.

Buon viaggio in questo percorso che spetta a tutti, un giorno sono certo ci ritroveremo tutti insieme e sarà bello riparlarci di come la nostra vita è stata un bellissimo viaggio infinito durato il tempo di un istante, in questo universo che a volte ci fa sentire infiniti e senza valori, che tu invece hai saputo conservare e trasferire a tutti noi. Grazie di tutto.

Tuo nipote Adolfo Melignano

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