Nicola Capogreco ricorda questa figura storica della medicina e del calcio calabrese, infatti era il medico sportivo del grande Catanzaro, che ci ha lasciati in questi giorni.
di Nicola Capogreco
Geppino (Martino, ndr), il medico sportivo del grande Catanzaro, ci ha lasciati. Conoscevo Geppino da una vita, le nostre famiglie erano legate da una sincera e profonda amicizia. Lui, un medico signore, ha sempre onorato la sua professione con ineccepibili comportamenti umani e professionali, mai venali e sempre improntati alla generosità e alla disponibilità verso tutti.
Un medico del popolo, un popolo che lo ha adorato ben comprendendo la sua statura umana e professionale. Una persona semplice ma di cultura superiore alla media, mai ostentata. Quanti ricordi, le trasferte al seguito del Catanzaro, le partite a carte prima della partita, le cure che amorevolmente prestava a tutti, me compreso, allora giovane e promettente arbitro di calcio. E fu lui a diagnosticarmi che la mia carriera (si fa per dire) era compromessa per una fastidiosa ma per fortuna non grave malattia. Me lo disse con amore, trovò le parole giuste, ironizzo pure come solo lui sapeva fare.
A Locri, dove è stato primario per qualche anno tutti lo ricordano con grande affetto, perché anche lì Geppino, in una terra difficile, con il suo garbo e la sua signorilità non c’era partita che non vincesse prima ancora di averla giocata. Grazie Geppino, il tuo sorriso sarà sempre presente davanti ai mie occhi e di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti.
Articolo già pubblicato dal corrierecalabria.it mentre la foto è tratta da catanzarosport24.it, pubblichiamo su autorizzazione dell’autore.