Vincenzo Papa, nel volume dal titolo “Siderno com’era” racconta, attraverso foto storiche, la Siderno del passato. Quando il lettore sarà arrivato all’ultima pagina non potrà dimenticare il viaggio indimenticabile che ha fatto, un viaggio ricco di particolari che arricchirà, senza dubbio, la conoscenza e l’amore nei confronti della città di Siderno.
Vincenzo Papa, storico e critico d’arte, nel volume dal titolo “Siderno com’era”- 1889-1989 racconta, attraverso foto storiche la Siderno del passato.
Si tratta di settanta foto d’epoca dal 1889 al 1989, che parlano di una Siderno che non c’è più per via delle modifiche urbanistiche, sociali, ed economiche che ha subito nel corso degli anni. Non sempre i cambiamenti hanno migliorato la città, pertanto il lettore avrà modo di osservare il buono e allo stesso tempo il cattivo di ciò che è stato effettuato. L’obiettivo, infatti, di questo volume non è tanto quello di recuperare un “Bel tempo che fu”, che forse non fu bel tempo, ma quello di offrire una testimonianza visiva delle modifiche ambientali e sociali relative al momento storico. Al suo interno vi sono anche cenni storici e interpretazioni sull’origine del nome “Siderno” che va da Sideros, Sidus, Sydrus e, infine, Sidero.
Dopodiché, il lettore si avvia verso un inaspettato viaggio nel passato della nostra città, attraverso foto e a fianco la descrizione che quello che il lettore sta osservando, con relative date. E così appare davanti ai nostri occhi la colonna romana di Siderno, affiorata sulla spiaggia dopo il 1809; la foto della prima chiesa di Portosalvo, del 1809, modellata sul Duomo di Reggio Calabria; la veduta di Piazza Portosalvo con le Torre Tamburi di tipo angioino; la più antica fotocartolina di Siderno, del 1903; il corso Vittorio Emanuele II prima del 1908; Piazza Risorgimento tra il 1910 e il 1923; una rarissima fotografia del 1922 che documenta l’attesa dell’arrivo di una gara di biciclette; un allestimento festivo del Palco Musicale degli anni Venti; una perfetta inquadratura della Piazza Risorgimento e della Fontana dei Leoni, databile tra il 1925 e il 1930; la panoramica del settore Nord della Città, negli anni Trenta; i padiglioni a baracca dell’YMCA, risalente al 1948; la Rotonda per ballo del 1948 sul lido di Siderno; un rilievo visivo a matita carbone del Cinema Apollo, che risale al 1957; la prima fotografia del Lungomare delle Palme, nei giorni dell’inaugurazione, del giugno 1967; infine il volume si conclude con una bella foto della Fontana dei Leoni, che con la sua presenza rallegrò Piazza Risorgimento.
Quando il lettore sarà arrivato all’ultima pagina non potrà dimenticare il viaggio indimenticabile che ha fatto, tramite questo speciale volume, un viaggio ricco di particolari che arricchirà, senza dubbio, la conoscenza e l’amore nei confronti della città di Siderno.