Alle luci delle telecamere di Reggio TV e con la partecipazione di circa cinquanta appassionati di Storia calabrese ha avuto pieno successo l’anteprima nazionale del libro “Calabria la prima Italia” della nota scrittrice statunitense Gertrude Slaughter presentato nell’ampia sala del Museo del Bergamotto di Reggio Calabria. L’evento è stato organizzato dall’arch. Alberto Gioffré, presidente del locale Club Unesco “Re Italo”, con il patrocinio della Pro Loco cittadina di Pino Tripodi, delle associazioni culturali “Kronos 72” di Susanna Quattrone e “Sandhi” di Alessandro Gioffré d’Ambra.
L’incontro è stato pure assai ricco di contenuti storici grazie alle relazioni dell’editore Giuseppe Meligrana e della traduttrice Sara Cervadoro. E’ intervenuto pure il professor Franco Arillotta della Deputazione di Storia Patria reggina, il quale ha interloquito pure con il numeroso pubblico presente che si è dimostrato assai interessato al periodo della “Prima Italia” e della “Magna Grecia”. Inoltre, gli interventi dell’arch. Gioffré e di Susanna Quattrone si sono soffermati sui legami tra la Calabria dei millenni con l’attualità di oggi.
E’ stato evidenziato, infatti, che l’odierno territorio della Calabria è stato da sempre approdo di profughi e di interi popoli (come, ad esempio gli antichi greci o gli albanesi) che scappavano da persecuzioni, esilii, carestie, guerre, dittature, trovando pace e nuova vita in questa terra ricca di agricoltura, boschi e grande civiltà. Tale dato storico si evince e si rafforza già fin dalla nascita del nome Italia che si è poi esteso fino alle Alpi per merito dell’imperatore romano Augusto, il quale ha così riconosciuto il fatto che la Prima Italia è culla proprio di quella civiltà che ha fatto grande Roma ed ha poi caratterizzato tutto l’occidente, come dimostra la stessa Slaughter nel suo racconto storico-antropologico.
In pratica, l’analisi dei contenuti del libro “Calabria la prima Italia” (pubblicato dalla Slaughter nel lontano 1939 negli Stati Uniti) ha aumentato nei partecipanti a questa conferenza l’orgoglio di essere cittadini della Calabria, terra di antica accoglienza, ospitalità e unione di popoli eterogenei i quali, pur in fuga dalle loro terre, hanno trovato, come ancora trovano, in questo territorio la rinascita della loro vita. Inoltre, la “Prima Italia” è stata storicamente “madre” per tanti altri popoli e generatrice di vera civiltà etica. Ed è proprio sulla democrazia etica, inventata da Re Italo 3500 anni fa, che si basa ancora il principale tema sull’attualità così intrisa di guerre e conflitti, quando invece la Calabria non ha mai fatto guerra ad alcuno ma anzi è stata nutrice di pace nei suoi quattromila anni di storia evidente. Assai compiaciuto per il qualificato evento si è detto Vittorio Caminiti, presidente del Museo Nazionale del Bergamotto, il quale evidenzierà foto dell’incontro in gigantografia da mostrare al pubblico. Infine, l’editore Meligrana di Tropea (VV), nell’augurare al libro larga diffusione e lunga vita (possibilmente nelle scuole e nelle famiglie), ha insistito nella preziosità della nostra identità regionale che trova base antica proprio nella “fusione” tra la Prima Italia e la Magna Grecia come presupposto della civiltà occidentale. Il giornalista Domenico Lanciano ricorda che la valorizzazione della “Calabria Prima Italia” resta un obbligo etico e civile non soltanto per i calabresi ma per tutti gli italiani, in particolare delle Istituzioni.