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giovedì, Settembre 19, 2024
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Reggio Calabria: sacerdote indagato in inchiesta su ‘ndrangheta

Un sacerdote, Antonio Foderaro, di 61 anni, incaricato diocesano per l’informatica e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose, è indagato nell’inchiesta “Ducale” coordinata dalla Dda di Reggio Calabria su presunti intrecci tra politica e ‘ndrangheta per realizzare “affari”, ed ottenere vantaggi in vari settori della pubblica amministrazione.
Tutto questo è emerso dal fascicolo dell’indagine che, l’11 giugno scorso, ha portato all’emissione di 14 misure cautelari.
L’inchiesta coordinata del procuratore Giovanni Bombardieri ha riguardato la cosca Araniti di Sambatello, alla periferia nord di Reggio, che avrebbe avuto un ruolo attivo alle elezioni regionali del 2020 e del 2021 e alle elezioni amministrative del settembre 2020.

Il sacerdote reggino è indagato per scambio elettorale politico-mafioso per suoi rapporti con l’indagato Daniel Barillà, finito prima ai domiciliari e poi all’obbligo di firma.

I carabinieri del Ros hanno dichiarato che: “Agli atti dell’inchiesta ci sono numerose intercettazioni,aventi come tema principale le consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria”.

Nell’informativa c’è scritto che Barillà ha chiesto “al sacerdote di indirizzare i consensi elettorali verso Giuseppe Neri”, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia indagato, per il quale la Procura ha presentato appello al Riesame dopo che il gip lo scorso giugno ha rigettato nei suoi confronti la misura cautelare in carcere.
Infine, Barillà, poco prima delle amministrative del 2020, avrebbe organizzato un incontro nei locali del seminario tra il prelato e il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, anche lui indagato nell’inchiesta “Ducale”.

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