Il Cosenza vince senza repliche a spese di una concorrente diretta tenendo aperti i giochi per quanto riguarda la parte calda della classifica di Serie B
Il match si mette subito bene per i padroni di casa che nel giro di centoventi secondi si portano sul doppio vantaggio con la parabola da cineteca su calcio piazzato di Luca Tremolada che termina la sua corsa nel sette (6’) e con il sinistro a giro di Mirko Carretta (8’), in entrambi i casi abbastanza rivedibile Vincenzo Fiorillo, che segnano un solco profondo con il Pescara.
Il Cosenza è in giornata buona e chiude i giochi alla mezza’ora al termine di un’azione di squadra insistita: uno scatenato Tremolada resiste alla trattenuta sulla fascia destra, serve Ettore Gliozzi che involontariamente restituisce palla al compagno di reparto il quale inventa un’altra palombella che supera l’incolpevole Fiorillo (31’).
Gli abruzzesi provano a correggere la propria formazione con alcuni cambi e avrebbe anche l’occasione di riaprire il match a metà ripresa con un calcio di rigore per fallo di Abou Ba su Niccolò Giannetti, peccato per gli ospiti che José Machín si faccia ipnotizzare da Wladimiro Falcone (quinto rigore parato in stagione).
Il portierone rossoblu si prenderà di fatto la scena da quel momento in poi con almeno altri tre interventi sugli attacchi degli abruzzesi che manterranno il risultato invariato.
I tre punti conquistati dai rossoblu, pur importanti, rischiano di diventare un simbolo di quello che poteva essere considerata la striscia incredibile dell’Ascoli, quintultima e sempre a più cinque, che è riuscita anche nell’impresa di fermare la capolista Empoli.
L’attenzione per la formazione di Roberto Occhiuzzi si sposta quindi all’impegno di martedì quando proprio gli azzurri saranno gli avversari di turno sulla strada per la salvezza, sperando in un aiuto dagli altri campi con i marchigiani impegnati al “Granillo” di Reggio Calabria mentre il Pordenone, distante sei punti, sarà di scena contro la Salernitana, anch’essa impegnata per la zona playoff.