Dopo otto ore di camera di consiglio, i giudici hanno affermato che il 18 novembre del 1989, Isabella Internò ha ucciso Donato Bergamini, il calciatore del Cosenza con cui la donna, allora ventenne, era fidanzata fin da quando era minorenne. Un omicidio mascherato da suicidio.
Di conseguenza è stata condannata a sedici anni di condanna, sette in meno di quanti richiesti dalla pubblica accusa.
Le motivazioni saranno rese tra novanta giorni. È il movente che, secondo la Procura, mette in moto la macchina omicida a cui hanno preso parte, con ruoli esecutivi, persone mai identificate. Si tratta di una sentenza di primo grado, tra circa un anno ci sarà l’ Appello.