“Rughe” vince tre premi per la migliore sceneggiatura, migliore attrice e migliore cortometraggio assegnato dal pubblico in sala.
“Rughe” è un cortometraggio prodotto dalla ScarFord Produzioni con il contributo della Calabria Film Commission.
Soggetto e sceneggiatura Giovanni Scarfò e Maurizio Paparazzo. Regia di Maurizio Paparazzo
La produzione ringrazia: 1) la Fondazione Calabria Film Commission; 2) il Comune di Santa Caterina dello Ionio nella persona del Sindaco Francesco Severino e di tutta l’Amministrazione per il contributo e il sostegno logistico che hanno fornito; 3) tutti gli sponsor che hanno aderito con entusiasmo.al progetto “e a cui va la nostra gratitudine” – dice Giovanni Scarfò – dimostrando un senso di fiducia nonostante il momento economico difficile”.
Protagonisti del corto sono: Costantino Comito, Mariana Lancellotti, Maria Stella Surace, Marco Silani, Martina Primerano, Mario Maruca, Giorgio Cangiano, Maria P. Caponegro e Manuela Tedesco, e i molti bambini della scuola primaria, le donne e gli anziani di Santa Caterina dello Ionio. Direttore della fotografia: Demetrio Caracciolo, Musica: Mario Spinelli, Fonico: Giuseppe Calabrò, Costumista: Mariella Bruzzese, Trucco: Jessica Corrado, Parrucco: Fabiana Polimeni, Scenografo: Pino Procopio, Macchinista: Emiliano Chillico, Segretario di Edizione: Giuseppe Caracciolo, Elettricista: Andrea Paonessa, Assistente alla produzione: Maria Criniti, Aiuto regista: Eugenio Lyoi, Assistente alla regia: Antonio Tax, Pratica minori: Donato Elena,
Il cortometraggio affronta una serie di problematiche che vanno dallo spopolamento dei borghi alla diminuzione delle nascite, dalla malattia in età senile alla solitudine degli anziani e, soprattutto, a un nuovo fenomeno sociale che è presente nelle realtà interne, il crescente numero di anziani che si vedono costretti ad abbandonare i luoghi di origine per trasferirsi altrove, spessissimo al Nord. Da qui il titolo Rughe che fa chiaro riferimento ai segni dell’invecchiamento ma anche a quei microcosmi di vita sociale, di solidarietà, di condivisione e di economia familiare che erano un tempo “le rughe”.