San Luca (RC) – Sdegno e mobilitazione a San Luca in seguito alla trasmissione delle “Iene” sul santuario di Polsi. La diocesi di Locri-Gerace e la storica Carovana “Misteri della Gioia” di San Giorgio Morgeto si schierano compatte a difesa del luogo sacro, additato come teatro di presunti illeciti.
“Polsi è da sempre meta di pellegrini devoti che cercano grazie e conforto”, afferma Emanuele Carere, figlio del Procuratore Raffaele. “E’ inaccettabile che il santuario venga continuamente screditato per scopi sensazionalistici, danneggiando la sua immagine e l’impegno di chi opera per migliorarlo”.
La Carovana, che ogni anno raggiunge Polsi a piedi con un pellegrinaggio di 17 ore, ribadisce il profondo legame con il santuario: “Difendiamo la nostra terra e le nostre tradizioni”, dichiara il portavoce. “Non lasceremo che Polsi venga infangato. Chiediamo alle istituzioni di tutelare il santuario e di ascoltare le nostre esigenze”.
L’appello si estende a tutti i calabresi: “Polsi appartiene a tutti noi”, conclude la nota. “Facciamo fronte comune per difendere questo luogo sacro che rappresenta la nostra storia e la nostra fede”.
La diocesi di Locri-Gerace, già intervenuta con fermezza contro le accuse mosse al santuario, ribadisce il proprio impegno a tutela di Polsi. “Il santuario è un luogo di fede e di preghiera”, dichiara il vescovo. “Non può essere strumentalizzato per fini mediatici o per denigrare un luogo amato da tanti”.
La diocesi annuncia inoltre che attiverà tutte le opportune iniziative per tutelare l’immagine del santuario e per garantire il rispetto della sua sacralità.
L’invito è rivolto a tutti i fedeli, alle istituzioni e alla cittadinanza calabrese affinché si uniscano per difendere Polsi e il suo valore religioso e culturale. Un luogo che rappresenta la storia, la fede e l’identità di un’intera regione.