Il gruppo consiliare di minoranza “Polistena Futura” scrive in merito alla proposta di intitolare la casa comunale al sindaco Mommo Tipodi. La proposta è stata giudicata inammissibile dalla maggioranza.
Non sono mai stato comunista e mai lo sarò. Questo non mi impedisce di valutare la storia e l’importanza di alcune figure per un territorio e per i suoi abitanti. Non c’è bisogno di ricordare chi fosse il Senatore Girolamo Tripodi, è importante invece che la sua figura abbia il giusto riconoscimento per essere stata protagonista di un periodo storico lungo.
Sindaco di Polistena per trentuno anni e più volte parlamentare, prima come Deputato e poi come Senatore, esponente di primo piano del Partito Comunista Italiano. Segretario della Federbraccianti CGIL di Reggio Calabria, fu uno dei protagonisti delle storiche lotte dei braccianti agricoli della piana di Gioia Tauro.
Il ricordo di alcune figure ha l’immancabile compito di dare merito del ruolo ricoperto nella storia di una comunità e nello stesso tempo suscitare curiosità e approfondimenti sul personaggio pubblico.
Abbiamo presentato una mozione per intitolare il Palazzo Municipale a Mommo Tripodi e questo rappresentava per noi un modo per dare importanza prima di tutto alla nostra storia e poi alla figura del sindaco storico Mommo Tripodi. Intitolare il Palazzo Municipale a Mommo Tripodi non poteva che far bene ad una comunità che ha bisogno oggi più che mai di ripercorrere il proprio passato, conoscerlo anche esprimendo idee contrastanti, per capire e progettare il proprio futuro. Proprio perché provengo da una cultura politica che ha sempre valorizzato il confronto ed il dialogo, la stessa che ispira il Gruppo Consiliare di Polistena Futura, abbiamo chiesto che venisse intitolato il Palazzo Municipale al Sindaco Mommo Tripodi sperando che questo potesse suscitare interesse nei confronti di figure importanti che hanno attraversato la nostra vita incidendo con le loro scelte e con le loro azioni indipendentemente dai punti di vista.
Un’intitolazione per consegnarlo alla storia e, perché no, anche alla critica nella dimostrazione che chi lascia il segno in un comunità non muore mai. Facendo la proposta non ci saremmo mai aspettati di scontrarci con l’ostruzionismo di chi ha preso, sulla scia dello zio senatore, le redini della nostra cittadina. In evidente difficoltà la maggioranza ha ritenuto inammissibile la mozione pur avendo trattato una simile da noi proposta qualche tempo fa.
Davvero una brutta figura per l’Amministrazione comunale guidata dal nipote di Mommo Tripodi che, quando il sottoscritto ha contestato la contraddizione del loro comportamento, ha risposto che hanno sbagliato la prima volta a trattare l’argomento. Davvero giustificazioni futili e ridicole per coprire un comportamento stucchevole da parte di chi avrebbe dovuto appoggiare e rilanciare la nostra proposta invece di rendere la figura ed il ricordo di Mommo Tripodi “inammissibile”..