Pillole
Là voglio essere io: e confido
In me, d’or innanzi, e nel mio timone.
Aperto è il mare: nel suo cupo azzurro
Si spinge la mia prora genovese..
Tutto sempre più nuovo mi diventa,
Alle mire spalle è Genova.
Coraggio ! Se la mia nave guidi,
Carissima Victoria.
Friederich Nietzsche – Columbus novus
Via via che le società sono passate da un’economia familiare ad un’economia di mercato, da un’economia di mercato ad un’economia protetta , regolata, pianificata, sono aumentati i problemi politici che richiedono competenze tecniche. I problemi tecnici richiedono esperti, uno stuolo sempre più ampio di personale specializzato. Se n’era già accorto più di un secolo fa Saint-Simon che aveva auspicato la sostituzione del governo degli scienziati a quello dei legisti. Col progresso degli strumenti di calcolo che Saint-Simon non poteva neppure lontanamente immaginare , e che solo esperti sono capaci di usare, l’esigenza del cosiddetto governo dei tecnici è smisuratamente aumentata.
Tecnocrazia e democrazia sono antitetiche: se il protagonista della società industriale è l’esperto non può essere il cittadino qualunque. La democrazia si reggesulla ipotesi che tutti possano decidere di tutto. La tecnocrazia al contrario, pretende che chiamati a decidere siano i pochi che se ne intendono. Ai tempi degli stati assoluti , come ho detto, il volgo doveva essere tenuto lontano dagli arcana imperii perché lo si riteneva troppo ignorante.
Norberto Bobbio
SCELTE DA EFFEMME
QUISQUILIE
Carla Fracci: l’ultimo volo, il più alto.
Patrick Zaki: è suo il Premio per il Lockdown più lungo ed estremo (senza letto e senza computer: Grande!)
L’Italia è Repubblicana: via un altro Conte.
Vincenzo Amidei