Il Rap ringrazia ancora una volta Guè, che benedice la cultura Hip Hop con il suo settimo album solista “Gvesvs”.
Secondo album più ascoltato al mondo, sopra Tory Lanez, Rick Ross e Alicia Keys, subito dopo l’album postumo di Juice Wrld, il rapper milanese ci porta ancora una volta nel suo street cinema. Gvesvs è un disco puramente Rap, dove sono chiare le influenze Underground ma anche le sonorità new wave.
Il pezzo di apertura, “La G la U la E pt.2”, è prodotto da uno dei pilastri dell’Hip Hop underground italiano: Dj Shocca aka Roc Beats. Qui Guè rivendica il suo peso specifico nell’industria, ricordando che è ancora oggi di ispirazione per molti artisti emergenti e soprattutto il promotore di uno stile unico e ben definito.
Chi è il primo italiano coi rollie veri ad avere un conto a sei zeri?
G-U-È
Chi ha ispirato generazioni e i rapper di ‘sti quartieri?
G-U-È
La street più ben disegnata, la bitch più desiderata
G-U-È
Il cinema di strada, la meglio droga cantata
G-U-È
L’album è colmo di featuring internazionali di spicco come Rick Ross, Dutchaveli e Jadakiss. Non mancano, ovviamente, i rapper italiani quali Marracash, Salmo, Geolier, Ernia, Ketama e Franco 126 con un’aggiunta di cantautorato grazie ai contributi di Elisa, Coez e Rose Villain.
Gvesvs è un album dalle mille sfaccettature, che mischia sonorità underground a quelle new wave, il tutto colmato da un filo conduttore ben preciso su cui Guè cammina praticamente a piedi scalzi.
L’immaginario sonoro che il rapper milanese ha creato negli anni è sempre in primo piano, quello che lui stesso chiama “cinema di strada”, come se i brani fossero la sceneggiatura di un film. Questo, mischiato ai tecnicismi, lo stile grezzo e le liriche taglienti rende Guè ancora oggi uno dei rapper più apprezzati in Italia.
Piergiorgio Greto Melia