Questa mattina ho avuto il privilegio di dare l’ultimo saluto a Pierino Mazzone, un saluto affettuoso a una persona che rappresentava una delle ultime colonne viventi di quel mondo antico in cui siamo cresciuti e che oggi sembra ormai lontano. Un mondo che, a Siderno, era popolato da personaggi che sembravano usciti da un libro. I libri, infatti, erano la vera passione di Pierino, e chiunque lo ricordi a Siderno non può fare a meno di immaginarlo con dei libri in mano, con scatole o nel suo amato spazio dedicato alla libreria.
Io lo ricordo come vicino di casa, come il padre di Gigi, di Gaetano, di Lina e di Maria. Pierino è sempre stato una figura costante nella mia vita, presente in ogni angolo del nostro paese. Le nostre famiglie erano sempre attive e partecipi nel tessuto sociale del paese, e Pierino, con la sua gentilezza e il suo spirito, era conosciuto e apprezzato da tutti.
Ecco perché scrivo che Pierino era una vera colonna di quel mondo antico, fatto di persone genuine che, ciascuna con il proprio impegno e le proprie passioni, hanno contribuito a costruire la nostra comunità. Ognuno di loro, con il proprio piccolo o grande gesto, ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro paese.
Addio, Pierino.