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Palmi: in scena “Non è vero ma ci credo” di Peppino de Filippo

Alla Casa della Cultura “Leonida Repaci” di Palmi, da venerdi 15 a domenica 17 dicembre, la Compagnia teatrale “Great Talent” porta in scena “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo una commedia esilarante, scritta e interpretata in teatro e anche in versione cinematografica, dal noto comico napoletano, celebre per i tanti film fatti con il “principe della risata” Antonio De Curtis in arte Totò, ma anche per le numerose commedie teatrali realizzate con i fratelli Eduardo e Titina De Filippo.

La commedia è molto piacevole e spiritosa, la trama è basata sostanzialmente sulla superstizione e sulla scaramanzia, tematiche divertenti e spassose, ma nel contempo anche misteriose, che riconducono alle consuetudini culturali e antropologiche di credere che ci siano situazioni e cose che di per se’ sono nefaste e portano male; e che occorre tutta una serie di artifizi e di scongiuri per poter allontanare e schivare le conseguenze degli influssi negativi; Le gags molto divertenti girano attorno alle “fissazioni” di Gervasio Savastano che essendo particolarmente superstizioso attribuisce a “presenze nefaste” le coincidenze negative che gli capitano durante la giornata. Dunque, gli appassionati del Teatro d’autore potranno godere di una performance teatrale che promette di essere molto divertente.

La Compagnia teatrale si esibirà in cinque spettacoli consecutivi: venerdì e sabato mattina per gli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore di secondo grado di Palmi, Gioia Tauro e Rosarno, e a tal proposito gli organizzatori ringraziano i dirigenti scolastici che hanno apprezzato l’iniziativa ed hanno autorizzato la partecipazione dei ragazzi alla rappresentazione teatrale riconoscendone il valore formativo e ricreativo per gli studenti.

Gli spettacoli serali per la cittadinanza e per le autorità avranno luogo venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 dicembre, a partire dalle ore 21, sempre alla Casa della Cultura “Leonida Repaci”. Per l’allestimento della rappresentazione l’ormai nota e storica compagnia teatrale, fondata a Palmi nel 1994, ha iniziato a lavorare dai primi giorni del mese di settembre, con un ritmo incalzante; l’adattamento e la riduzione dei dialoghi effettuati dal regista Giovanni Parrello, non hanno modificato l’impianto originale dell’opera che è rimasta immutata nel contenuto. Anche la costruzione della scenografia (opera di maestranze locali), ha richiesto parecchio impegno, visto che la rappresentazione si svolge in due ambienti completamente diversi.

Molto importante è stato il lavoro di formazione ed esercitazione degli attori, diretti dal regista Giovanni Parrello, con l’implementazione del noto metodo Stanislavskij. Il cast è costituito da 11 attori che interpretano il ruolo di altrettanti personaggi, di seguito riportati in ordine di apparizione: Mazzarella (Laura Antonacci), L’Avv. Donati (Salvatore Repaci); Il Commendatore Gervasio Savastano (Gianni Parrello); Il Rag. Spirito (Vito Riganati); Musciello (Alessandro Speranza); Teresa Savastano (Luisa Anastasio); Rosina Savastano (Giovanna Zampogna); Il Rag. Malvurio (Saverio Albanese); Alberto Sammaria (Mimmo Latino); Tina (Francesca Morabito); la sig.ra Lella (Roberta Modafferi). Le musiche rielaborate da Saverio Caminiti saranno curate da Alessio Surace.

“Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo fa seguito al giallo “Assassinio sul Nilo” di Agatha Christie che è stata portata in scena dalla Compagnia “Great Talent” lo scorso mese di maggio ottenendo un grande successo di critica e di pubblico.

Nella sua attività trentennale la compagnia ha inoltre messo in scena decine di spettacoli. Fra i più recenti si ricordano: “Non ti pago” di Eduardo De Filippo (2021-2022); “La barba alla morte” di Leonida Repaci (2019); “L’eloquenza del silenzio” del giudice Rocco Cosentino (2018), “L’Angelo custode” di Alfred Savoir (2017); “La Locandiera” di Carlo Goldoni (2015); “Edipo Re” di Sofocle (2014); “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta (2013); “Verso l’ora zero” di Agatha Christie nel 2011.

«Alterniamo sempre la scelta del genere teatrale con l’opera da rappresentare, perché è molto interessante e sfidante portare in scena opere con tematiche, soggetti e contenuti sempre diversi; e ciò – spiega il regista Giovanni Parrello –  è dovuto al fatto che gli attori, così come i musicisti non devono fossilizzarsi esprimendosi in un sola tipologia o specialità artistica, perché se così fosse si rischierebbe di annoiarsi e di annoiare, invece la varietà dei generi teatrali rappresentati, così come la varietà dei generi musicali, suscita maggiore entusiasmo ed interesse sia per gli addetti ai lavori, e anche e soprattutto per il pubblico che  viene a  Teatro o che va a vedere un concerto».

«Andare in scena a recitare – aggiunge il regista palmese – può sembrare una cosa molto semplice ma non lo è, ci si arriva più o meno preparati e più o meno consapevoli del fatto che bisogna saper gestire le proprie emozioni e, soprattutto, bisogna riuscire a comunicarle agli spettatori, per catturare la loro attenzione e coinvolgerli nell’azione scenica: è proprio questa la magia del Teatro, il fatto che tutto avviene in maniera estemporanea, anche se pianificata, e che anche il pubblico in maniera indiretta partecipa attivamente alla rappresentazione teatrale. Non potrebbe esserci la rappresentazione teatrale – conclude Parrello – senza il pubblico che dà emozioni agli attori, così come gli attori danno emozioni al pubblico».

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