L’Ospedale di Gerace, mai operativo e destinato all’obsolescenza, grazie ai fondi del PNRR, sarà presto riconvertito in Ospedale di Comunità. Questa notizia, tanto attesa, segna un passo importante per il territorio della Locride. Il gruppo tecnico del CORSECOM, che segue da tempo le problematiche sanitarie locali, considera l’avvio dei progetti di edilizia sanitaria come l’inizio di una nuova fase, in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini, attraverso l’integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali.
Nella Locride, è urgente dare una svolta strategica all’assistenza sanitaria, restituendo all’Ospedale di Locri il suo ruolo specialistico per acuti e alla medicina territoriale il compito di prevenzione e assistenza ai malati cronici e più fragili. La medicina e i bisogni di assistenza sono cambiati, e garantire una prevenzione proattiva è fondamentale per la sostenibilità della sanità pubblica. L’Ospedale di Comunità di Gerace, insieme alla Casa della Comunità di Siderno, è un tassello chiave di un sistema complesso che, purtroppo, vive ancora in una situazione di emergenza.
Sulle difficoltà burocratiche, come CORSECOM avevamo già sollevato preoccupazioni, in linea con altre associazioni locali. La Regione ha richiesto un ulteriore commissariamento per l’edilizia ospedaliera ricevendo la conferma dei costi che passano da 14 a 42 milioni di euro. Ora, con la progettazione definitiva approvata e la certezza delle coperture economiche, il processo sembra finalmente avviato verso una fase concreta: il decreto stabilisce chiaramente che la Regione potrà procedere rapidamente con la gara d’appalto.
E’ utile evidenziare anche che Siderno, pur vivendo una situazione di emergenza, da segnali di voler uscire dall’isolamento a cui da tanti anni e’ relegato. Infatti nelle ultime settimane c’è stata la conferma che sia già operativo il Reparto di Radiografia e a breve, si associerà quello di Mammografia. A questi si aggiunge l’Aggregazione Funzionale Territoriale, dove nella stessa struttura saranno operativi anche i medici di Medicina Generale. Si spera a questo punto che al più presto venga approvato il Progetto definitivo che tra l’altro prevede da tempo la ristrutturazione dell’Immobile. A conclusione del quadro esposto e’ doveroso evidenziare anche la grande preoccupazione per la carenza di personale sanitario. Nonostante il supporto di medici cubani, la mancanza di medici e infermieri è un problema che rimane irrisolto.
Il CORSECOM da parte sua auspica che, partendo dalle criticità passate, tutti i soggetti coinvolti nel settore sanitario operino con serietà e responsabilità, evitando che i progetti vengano rinviati e che le risorse stanziate restino inutilizzate. Le nostre comunità non possono più permettersi lunghe attese o essere costrette a emigrare per farsi curare.