Operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria per il contrasto al riciclaggio e per reati di bancarotta fraudolenta. Sono state coinvolte due società che si occupavano di commercio di opere d’arte
Sono stati denunciati per reati societari i titolari di una società che commercializza opere d’arte e che operava sul territorio nazionale, dichiarata fallita dal Tribunale di Reggio Calabria, dai militari del Comando Provinciale della Gdf di Reggio Calabria. Le Forze dell’ordine hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 46.766,28 euro detenuti presso conti correnti intestati ad una seconda società con cui i sodali hanno proseguito le attività di commercio di opere d’arte in continuità con la fallita.
Il Provvedimento, a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio
Calabria, Vincenzo Quaranta, su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio
Calabria diretta dal Procuratore Capo Giovanni Bombardieri, nell’ambito di un’operazione
coordinata dal Procuratore Aggiunto, Gerardo Dominijanni e d Nunzio De Salvo
Sostituto Procuratore, rappresenta l’epilogo di una più ampia e complessa indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che già lo scorso 30 aprile aveva provocato l’adozione da parte della medesima A.G. di un provvedimento di applicazione di misure interdittive nei confronti di n. 03 soggetti residenti nelle provincie di Reggio Calabria, Cosenza e Pisa, comportante il divieto
temporaneo di esercitare le attività di impresa, nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di € 1.175.260,40 in quanto resisi responsabili, a vario titolo, del
reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e documentale e di autoriciclaggio.
Nella medesima circostanza, in seguito alle perquisizioni disposte, tra le altre, presso una
abitazione ed un immobile siti in Marano Marchesato (CS), riconducibili a due dei tre
indagati, era stato rinvenuto un “tesoretto” composto da 86 opere d’arte e tomi da
collezione e opere bidimensionali. In tale occasione, i finanzieri avevano proceduto ad
un sequestro d’urgenza d’iniziativa cautelando le opere con modalità di rito e mettendole a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. Tale misura è stata successivamente
condivisa dell’A.G. della Procura della Repubblica di Cosenza, e successivamente
convalidata dal G.I.P presso il Tribunale di Cosenza.
Il provvedimento cautelare eseguito evidenzia la costante azione della Guardia di Finanza
nella ricerca e repressione dei più gravi crimini di matrice economico – finanziaria e
nell’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, nel cui ambito il Corpo persegue
obiettivi di contrasto ai reati fallimentari.