La segreteria territoriale della Cisl FP di Reggio Calabria esprime solidarietà massima nei confronti dell’operatore socio sanitario, vittima di una vile aggressione da parte di un paziente che ha tentato di accoltellarlo e per la dottoressa aggredita al Pronto Soccorso durante il loro turno nella notte domenica 26 gennaio.
Oltre che dare la massima solidarietà al Collega che ha subito il ferimento e un profondo trauma per essere stato aggredito da chi stava ricevendo cure ed attenzioni, oltre ad augurare che presto si realizzi il pieno recupero fisico del lavoratore, bisogna considerare che la ferita è stata inferta al Sistema Sanitario Nazionale e nel particolare a quello della Città di Reggio Calabria. Infatti, solo chi è insoddisfatto e prevenuto si ricovera “armato” e il rischio è notevole che la conseguenza del gesto potrebbe esortare altri Utenti. Quanto verificatosi al GOM non è da localizzare al contesto dello stesso ospedale, l’accesso alle cure è sempre più lungo e difficile, i Pronto Soccorsi scoppiano letteralmente, i Reparti sono intasati, la mobilità passiva non accenna a diminuire, il Territorio è assente.
Mentre ci si preoccupa di dare solidarietà all’OSS che ha subito le conseguenze di un Sistema “malato”, nell’Ospedale di Locri si inaugura il nuovo Reparto di Oncologia, realizzato grazie alle donazioni di un’Associazione e alla raccolta di fondi a carico dei Cittadini della Provincia, bene per i Cittadini che avranno risposte più vicine alle proprie esigenze di cure, ma come giustificare che una Comunità sia costretta a “comprarsi” i servizi?
Per evitare che rimanga inascoltato il gesto subito dall’Operatore e che altre forme di violenza scarichino l’insoddisfazione sul primo malcapitato, la Cisl FP di Reggio Calabria organizzerà una serie di assemblee con i Lavoratori per trarre denunce e spunti utili alla riduzione del fenomeno, al fine di proporre maggior tutele per i Lavoratori della Sanità.