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lunedì, Novembre 25, 2024
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Nuove turbine eoliche, l’invenzione di due calabresi

Riportiamo un pezzo di Lilli Garrone, uscito sul Corriere, in cui si parla di due nuove turbine eoliche progettate da due scienziati di origine calabrese.

Lilli Garrone

La si potrebbe definire una mini – turbina, oppure un mini – impianto eolico, perfino da balcone. In realtà ha un nome — «Lala» — ed è un progetto al 100% italiano: una piccola turbina eolica ad asse verticale, che può essere collocata perfino su un terrazzino o sul tetto, e può operare anche in condizioni di vento non ottimali, grazie ad un funzionamento del tutto innovativo rispetto ad ogni soluzione tecnologica finora in commercio. «Lala» ha, infatti, un brevetto a livello nazionale ed internazionale depositato da Rocco e Piergiorgio Palamara, quest’ultimo ingegnere energetico esperto di cambiamenti climatici e presidente dell’associazione «Nuove Energie per il Domani».

Il brevetto: la nuova turbina funziona con la rotazione delle pale attorno all’asse principale e, al tempo stesso, delle pale stesse attorno al proprio asse. Può essere installata in terrazza o sul tetto. Risparmi fino al 30% sulle bollette elettriche

La mini-turbina è una innovazione che in questi tempi di caro bollette può permettere alle famiglie di abbattere fino ad un terzo i costi dell’energia, oltre a costituire una indispensabile fonte rinnovabile in questi tempi in cui il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale sono al primo posto per il benessere del Pianeta. E non c’è dubbio che la mini-turbina contribuisca alla causa collettiva di contrasto al cambiamento climatico in modo sicuro, accessibile e sostenibile, tramite produzione di energia elettrica a costo ed emissioni zero. Si fonda, infatti, su un principio di funzionamento, che prevede la rotazione delle pale attorno all’asse principale della turbina e, al tempo stesso, delle pale stesse attorno al proprio asse, in modo da avere in ogni rotazione una pala frontale al vento ed una di taglio, ottimizzando così l’interazione del rotore con il vento e l’estrazione di potenza. Tradotto: il sistema mini eolico, potrebbe ridurre il costo energetico di una famiglia tipo fino al 30%, e sarebbe del tutto compatibile con un sistema fotovoltaico preesistente. L’intenzione dei suoi «inventori» è, infatti, quella di mettere in mercato impianti con costi di installazione intorno ai 1.000 €/ kW e i tempi di ritorno dell’investimento sarebbero di pochi anni.

La ricerca con l’Università degli Studi di Firenze

Il mini-impianto realizzato da Rocco e Piergiorgio Palamara, monitorato sia in campo aperto e in condizioni controllate, è il frutto di un’intensa attività di ricerca condotta in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Ingegneria Industriale, i cui test sulla tecnologia sviluppata hanno evidenziato che «Lala» è in grado di garantire produzione di potenza a partire da velocità del vento molto basse e con livelli di rumore contenuti e costi di produzione molto ridotti, grazie alla semplicità geometrica delle mini pale eoliche, installabili appunto, anche su piccoli spazi all’aperto. La struttura della turbina eolica, infatti, è pensata proprio per i contesti urbani, grazie al minimo impatto sull’inquinamento acustico e visivo. «Il nostro obiettivo – ha detto Piergiorgio Palamara – è quello di mettere in commercio una tecnologia accessibile su larga scala che permetta anche a piccole utenze di produrre energia a costo ed emissioni zero, iniziando dal tessuto urbano e domestico in genere , dove il ricorso a mini- e micro-eolico è praticamente assente».

Prototipo in attesa di sviluppo industriale

L’obiettivo degli inventori di «Lala», che attualmente un prototipo, è dunque proprio quello di mettere in commercio una tecnologia largamente accessibile che permetterà anche a piccole utenze, case ed imprese, di produrre energia a costo ed emissioni zero. E nonostante il progetto sia già con tecnologia avanzata e pronta all’installazione, esistono ancora margini di miglioramento: infatti la ricerca in ambito universitario va avanti per arrivare a quel processo di industrializzazione – da svolgere in partnership tra startup ed investitori – per ottenere un costante abbattimento dei costi di produzione, grazie a meccanismi di economia di scala. E nell’ottica di una soluzione del tutto sostenibile e circolare, l’intenzione dei Palamara è quella di usare materiali di recupero con ulteriore potenzialità di riciclo a fine vita utile dell’impianto, senza compromessi su durabilità, prestazioni energetiche ed efficienza complessiva del sistema. La mini – turbina è stata anche presentata all’ultima edizione di Maker Faire a Roma che sin dal suo debutto, ha voluto diffondere dei concetti chiave legati sia all’innovazione tecnologica, che all’economia circolare; da qui la nascita di iniziative e progetti concreti volti a sviluppare nuove soluzioni per affrontare il tema della sostenibilità.

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