“Menù a soli 15 euro, rubic di spada caponato, penne al sugo di pesce spada, fetta di pesce spada arrosto, panino e bicchiere di vino”. Era questa la scritta invitante che a Nocera Terinese, nel catanzarese, invitava la popolazione alla tredicesima edizione della saga del pesce spada che, come gli organizzatori avevano dichiarato era “fresco, pescato rigorosamente nel nostro mare!”.
Peccato che i partecipanti all’evento siano rimasto intossicati, alcuni in condizioni serie, a causa del cibo. Una serata sì indimenticabile, ma non nel senso che si aspettavano gli organizzatori i quelli, dopo alcuni giorni, hanno pubblicato un post di scuse su Facebook:
“Abbiamo atteso qualche giorno per scrivere qualcosa, non per sfuggire, ma per cercare di capire cosa sia successo e perché. La nostra Associazione è presente sul territorio dal 2000 e in questi 23 anni di attività, abbiamo organizzato tantissimi eventi fra i quali, oltre le sagre: fiere, convegni sulle problematiche del territorio ed altre iniziative. In ognuna di esse, abbiamo sempre messo, oltre il lavoro, anche il cuore per migliorarci sempre di più e per dare un ottimo servizio a tutte le persone che partecipano alle nostre iniziative. In tutte le iniziative che abbiamo organizzato, non abbiamo mai avuto e riscontrato problemi; quello che è successo sabato scorso, per la prima volta, ci riempie di sconforto. Il problema evidenziato da tanti partecipanti alla sagra è stato anche un problema nostro, del quale ci scusiamo con l’intera collettività che ci ha sempre sostenuto. Ci auguriamo di vero cuore che, questo evento eccezionale, possa rimare una semplice parentesi e che la fiducia nei nostri riguardi rimanga quella di sempre”.