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venerdì, Novembre 22, 2024
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Nautica di alta qualità

Ranieri International, azienda leader nel settore nautico, forse il posto di Soverato più simile al quartier generale della Google in California. Salvatore ed Antonio Ranieri sono le persone giuste per raccontare la passione per questo lavoro e tutti i risultati ottenuti in questi anni.

Modernità e tradizione, senso della Famiglia e spirito di gruppo, propensione al risultato nel rispetto delle persone … sono le sensazioni che si provano entrando negli uffici e nei cantieri della Ranieri International, azienda leader nel settore nautico, forse il posto di Soverato più simile al quartier generale della Google in California. Salvatore ed Antonio Ranieri sono le persone giuste per raccontare un’epopea che coinvolge due generazioni…
(S) L’azienda è nata nel 1966 con nostro padre Pietro, a Soverato, come officina riparazioni meccaniche; la nautica è subentrata successivamente. Inizialmente si trattava di vendita ed assistenza per moto, motocarri, riparazione delle Api e delle Vespe della Piaggio ed altri mezzi della Gilera. Nei primi anni ‘70 si iniziavano a vedere le prime barche motorizzate e, quindi, nostro padre, insieme ai suoi fratelli, vendeva e riparava motori marini. Dall’assistenza e dalla vendita di motori si è passati alla commercializzazione di barche prodotte da altri cantieri; in particolare è nato un legame con il noto campione e pioniere della motonautica, nonché importante costruttore, Tullio Abbate. Il successo commerciale Suo e della sua Azienda lo ha convinto a non inviare più da noi, per la vendita, le sue barche, bensì, sostenuti anche da specifici stages di formazione, a farci utilizzare i suoi stampi per avviare la produzione direttamente a Soverato, costruendo le barche in autonomia. E così da Tremezzo, sul lago di Como, grazie ad una collaborazione fondata su di una solida amicizia, è iniziata la storia della produzione delle nostre barche. Da costruttori di barche su stampi si è passati, all’inizio degli anni ‘70, e sempre grazie al know how di Tullio Abbate, a creare i primi modelli, non più specificamente “Corsaioli”, bensì destinati ad un mercato “Open” per il diporto familiare. Nel tempo nostro padre, ed i suoi fratelli hanno sviluppato sempre nuovi modelli cercando, dove possibile, sia di anticipare che di seguire le tendenze del mercato, fino ad arrivare ad essere tendenza, indicando ciò che il mercato avrebbe poi richiesto.
Da Soverato, Calabria, le vostre barche si trovano in tutto il mondo …
Tra il 2004 ed il 2005 è avvenuto il vero cambio generazionale, in quanto, uscendo di scena i nostri zii, io e mio fratello abbiamo iniziato a lavorare insieme a nostro padre.
Fin da bambini siete vissuti tra barche e mare …
(A) In inverno, dopo la scuola, di pomeriggio eravamo con nostro padre in officina o al cantiere; nel periodo estivo ci muovevamo  tra la produzione ed il rimessaggio, insieme anche ai nostri zii. Le nostre erano vacanze estive “Di lavoro”.
Un’iniezione di gioventù e di nuove idee …
(S) In effetti, proprio dal 2005 il nostro marchio ha assunto una veste internazionale, facendosi conoscere ed apprezzare in Italia, In Europa ed in paesi extra CEE. La qualità del prodotto, le operazioni di marketing e comunicazione, hanno posto il brand Ranieri International su di un livello alto destinato ad un target di clientela che ricerca grande qualità. (A)Abbiamo un range di produzione che va dai 5 metri e mezzo sino ai 12 metri (38 piedi); anche le nostre barche più piccole, per rifiniture, dettagli, confort della navigazione sono su un livello qualitativo più elevato rispetto agli altri competitors.
La pandemia vi ha creato, dal punto di vista lavorativo, problemi?
(S) Paradossalmente, in questo periodo abbiamo assunto; da 70/80 che eravamo siamo diventati quasi 110. Rivolgendoci ad un mercato globale, abbiamo compensato la riduzione di vendite in alcuni paesi con l’aumento delle stesse in altri. Nel complesso abbiamo aumentato sia il fatturato che l’occupazione.
(A) Siamo una squadra ed una grande Famiglia, abbiamo un rapporto diretto e continuo con i nostri collaboratori; siamo sempre presenti in azienda. Di solito andiamo via per ultimi.
(S) Le nostre maestranze non sono lavoratori comuni. La loro specializzazione nasce da una attenta formazione che svolgiamo, e ne andiamo fieri, all’interno dell’Azienda. Lo “zoccolo duro” è con noi da tanto, tanto tempo. (A) Una grande soddisfazione è stata vedere andare in pensione alcuni nostri dipendenti dopo un’intera vita trascorsa con noi, dopo aver costruito casa, messo su famiglia e fatto studiare i propri figli. Il nostro settore potremmo definirlo quasi più “manifatturiero” che industriale, in quanto, a differenza di quello automobilistico, i robot non possono assolutamente sostituire la manualità nella produzione.
Siete anche molto attenti alla promozione del marchio attraverso le sponsorizzazioni…
(S) Siamo Main Sponsor di un team di Formula Uno H2O, una squadra molto forte che già nelle prime gare ha dato filo da torcere ad avversari che hanno come sponsor gli Emirati Arabi
Per quanto riguarda la Ranieri International Volley Soverato si tratta di un gesto di affetto legato alla grande amicizia esistente, sin dall’infanzia tra nostro padre, ed il Presidentissimo Antonio Matozzo. Siamo di Soverato e vogliamo diffondere il nostro marchio con una squadra della città.
Anche quest’anno siete stati, da protagonisti, al Salone Nautico di Genova …
(S) Per noi il quello di Genova è il Salone di casa. Ci viene assegnato, ormai da anni, lo stand più grande, l’unico coperto nel padiglione di prestigio.

(A) Abbiamo esposto le novità e, a dire il vero, abbiamo ricevuto talmente tanti ordini da saturare le nostre linee produttive.

(S) Ogni anno tra i nostri visitatori abbiamo protagonisti della politica e dello spettacolo, siamo intervistati dalle reti nazionali; La trasmissione di Rai1, Linea Blu, ha utilizzato un nostro gommone, il Cayman 23. per fare il giro della marina di Genova.
Quale è la barca dei vostri sogni?
(A) Forse deve ancora nascere.

(S) La prossima.

Che differenza c’è tra barca e gommone?
(A) Sono prodotti destinati a clientela differente. Noi abbiamo scelto di diversificare, producendo entrambi, investendo anche su una linea di gommoni con rifiniture di alta qualità simili a quelle delle barche. In pochi anni abbiamo lanciato una gamma di modelli tra le più complete d’Europa
(S) Abbiamo riportato sui gommoni le tecniche, le tecnologie che avevamo già sulle barche. Siamo riusciti a scalare tutti i livelli ponendoci alla pari rispetto a chi per tradizione produce solo gommoni.

(A) Vorrei sottolineare che la nostra realtà produce tutto al proprio interno, senza fare ricorso a terzisti: dal prototipo alla realizzazione dello stampo, alla lavorazione della vetroresina, all’impiantistica, alla tappezzeria e falegnameria. Abbiamo tanti reparti all’interno della nostra Azienda per gestire l’intero ciclo produttivo, mantenendo alti gli standard di qualità.
Cosa pensate quando guardate il mare?
(S) Il mare è una ricchezza da apprezzare tantissimo; guardandolo immaginiamo cosa poter inventare per apprezzarlo al meglio.

(A) Purtroppo il nostro lavoro, per quanto possa sembrare strano non ci permette di godere a pieno la bellezza del mare. L’impegno in azienda non sempre è compatibile con le vacanze.

Giorgio De Filippis

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