Nel pomeriggio calcistico italiano è arrivato un fulmine a ciel sereno: la Roma ha annunciato il tesseramento di José Mourinho in qualità di nuovo allenatore per le prossime tre stagioni.
Il rientro su una panchina di Serie A del “mago” di Setubal non poteva che creare un vero terremoto social tra i tifosi: se quelli capitolini hanno fatto registrare una vera e propria sbronza di entusiasmo, pregustando già il raggiungimento di qualche trofeo, di umore diverso sono stati i messaggi dei suoi vecchi tifosi dell’Inter, divisi fra il senso del tradimento e il bentornato in Italia.
Ad ogni modo dal momento dell’annuncio e delle prime (presunte) dichiarazioni con tanto di “daje Roma” per caricare l’ambiente giallorosso, è partito già il conto alla rovescia per la prima conferenza stampa che si annuncia pirotecnica con grande attesa per le sue prime parole che potrebbero entrare nella storia come il “Non sono un pirla” degli albori in nerazzurro.
Vista la situazione perché non si potrebbe sognare in un futuro prossimo un passaggio di Mourinho su una panchina calabrese? Magari con una spettacolare presentazione in pompa magna e un bel “Cu pocu si vivi, cu nenti si mori” per presentarsi.
In fin dei conti, nel calcio tutto è possibile!