Il pubblico ministero Tridico ha chiesto la sua scarcerazione di Moses Acqua, l’uomo che insieme alla moglie erano stati accusati del rapimento della piccola Sofia, la neonata rapita, martedì scorso nella clinica “Sacro Cuore” di Cosenza, ed il giudice delle indagini preliminari l’ha accolta. Il nigeriano ha già lasciato il carcere di Cosenza.
Il suo avvocato Gianluca Garritano ha dichiarato: Moses si è dichiarato innocente, si è accorto che non era suo figlio solo a casa e subito dopo è arrivata la polizia. Il mio cliente è del tutto estraneo alla vicenda, è stato ingannato dalla moglie”.
Il colpo di scena è arrivato dopo circa 4 ore di interrogatorio davanti al gip del tribunale di Cosenza. Sua moglie, invece, Rosa Vespa, difesa dall’avvocatessa Teresa Gallucci, resterà in carcere.
È stata la donna, quindi, ad organizzare il rapimento della neonata. L’aveva detto subito dopo il suo arresto: “Ho fatto tutto da sola”.
Rosa Vespa ha ingannato anche il marito sostenendo di aver partorito un bimbo a cui aveva dato il nome di Ansel.