Una giovane ragazza di 21 anni, di Siderno, muore lasciando la sua famiglia nella più totale disperazione. Non ci sono parole adatte per raccontare simili tragedie, ma solo il ricordo dolce e amorevole di chi ha conosciuto Mikaela.
Martedì, 28 Febbraio, si è svolto nella Chiesa Maria Santissima di Portosalvo il funerale di Mikaela Figliomeni.
Un giorno che si aspettava in paese da tanto tempo, per fare un ultimo saluto alla dolce Mikaela, una giovane ragazza solare e amorevole la cui vita è stata spezzata troppo presto.
“Questo è il momento del silenzio. Questo è il momento del pianto”. Sono queste le prime parole dette dal parroco Don Giovanni, rivolgendosi in particolare ai giovani, dicendo che bisogna vivere la vita a pieno, nella semplicità e nell’umiltà. Perché “Mikaela non ci ha insegnato come morire, ci ha insegnato come vivere”. Lei che amava così tanto la vita.
In questi ultimi mesi i social erano colmi dei bellissimi messaggi di ringraziamento da parte di Mikaela a chi le era stato accanto nel suo momento di bisogno, a chi ha speso un momento della sua giornata per pregare per lei, a chi le voleva bene davvero. Perché Mikaela non aveva bisogno di grandi gesti, le bastava una preghiera, una parola di conforto per ritrovare la forza che le serviva per continuare a lottare. Dal giorno della sua prematura scomparsa la sua famiglia non trova più̀ le parole, perché́ era Mikaela ad avere sempre parole dolci, parole che esprimeva con la sua voce angelica. Lei era poesia.
Che la perdita di Mikaela sia una grande lezione per tutti, perchè bisogna essere più̀ buoni, volerci più̀ bene e stare più̀ vicino alle persone ammalate e ai familiari. Dovremmo saper dimostrare il nostro detto a pieno e senza limiti, perché non sappiamo cosa ci riserva il futuro. Durante la Santa Messa, le sue due cugine Teresa e Alexandra hanno onorato la memoria di Mikaela con la seguente lettera. “Cinquantuno giorni che non ci sei più̀. Sono passati 51 giorni da quello sfortunato giorno in cui te ne sei andata spezzandoci il cuore. Ti pensiamo sempre, sai? Anche quando non sembra, anche quando fa male. Ci chiediamo spesso dove sei, se ci guardi da lassù̀. Se chiudiamo gli occhi per un attimo ti sentiamo ancora qui vicino a noi. Ci manchi tanto. Ci manchi sempre. Ci prendiamo cura del tuo ricordo, dei giorni passati insieme, custodendoli nel nostro cuore dove rimarrai per sempre. Sembra ieri che hai preso l’aereo per venire in Canada con la speranza di guarire, abbiamo pianto tutta la notte per la paura che qualcosa ti potesse accadere, ma quando finalmente ti abbiamo vista uscire da quelle porte abbiamo ringraziato Dio e pensato che fosse stato un miracolo. Se Dio ti ha voluta fare arrivare fin li era perché́ voleva che tu ti salvassi! E nonostante dentro ti stavi spegnendo piano piano, il tuo forte coraggio e la tua determinazione nel voler fare tutto da sola era ammirevole. Ricordo l’ultima sera insieme. Sono stata li a fissarti mentre ti sdraiavi piano piano, abbracciando il panda che tanto amavi, perché́ te lo aveva regalato Francesco. Eri tranquilla, perché́ ti avevano detto che ti avrebbero dimessa e alla domanda: “Cosa desideri fare quando ritornerai a casa”? Tu hai detto: “Non vedo l’ora di giocare con i miei cuginetti Francesco e Gianluca”. Questo era il tuo desiderio più̀ grande. Mi si ferma il cuore ogni volta che Francesco mi domanda di te, aspetta che tu torni a casa e osserva spesso la tua foto dicendo che ti vuole tanto bene. Ma come si fa a spiegare ad un bimbo che la vita, a volte, è crudele, che questo mondo non è così bello come nei libri e nelle favole. Ci sono tante cose a cui non riusciamo a dare una spiegazione. E più̀ passa il tempo, più̀ ci rendiamo conto che forse tutto ciò̀ non ha senso.
Qual è il senso della nostra vita? Qual è la nostra missione, il nostro viaggio? Ma soprattutto, chi è che decide tutto ciò̀? Chi decide che una ragazza così bella, solare, amata da tutti, debba morire a 21 anni? Tutto ciò̀ non ha senso.
Spero che da lassù̀ ci perdoni, perché non ti abbiamo portata a casa come tu volevi!! Il tuo dolore spero non c’è più̀, ma è rimasto qui. È stato tramandato su di noi, perché́ vivremo per sempre con questo immenso dolore di non averti più̀. A parte questi ultimi ricordi di te conserveremo per sempre i tanti ricordi belli.
Fin da quando eri piccola e fino al tuo ultimo respiro, hai sempre avuto un sorriso sul viso, non importa quali ostacoli stessi arrotondano. Un sorriso così radioso che ha lasciato un’impronta nel cuore di chiunque ti abbia incontrata. Hai sempre visto il buono in tutti. In questi giorni, abbiamo potuto ascoltare infinite storie su di te da così tante persone in tutto il mondo che ci ha fatto capire quanto fossi amata.
Tutti conoscevano l’amore che avevi per la tua bella Italia. Un amore che ha rafforzato la tua scelta di lasciarti alle spalle la tua vita in Canada per riunire la tua famiglia, insieme al tuo papà. Perché́ l’amore per la tua famiglia era immenso. Tanto che hai voluto tatuarti “Ohana” che significa famiglia, unita per sempre come desideravi tu. Una cosa di cui tutti parlano ancora è quanto eri vicino a tua madre. Il vostro rapporto era ammirato da tutti. Un rapporto di sorelle e migliori amiche, unico e speciale. E poi c’è il grande amore che avevi per tuo fratello Luca. Quando hai scoperto che avresti avuto un fratellino, il tuo cuore si è riempito di gioia. Hai scelto il suo nome con orgoglio e ti sei sempre presa cura di lui. È sempre stato la tua priorità̀, anche quando eri tu ad aver bisogno di più̀ attenzioni. Quante cose avevate ancora da dirvi, quanti segreti da raccontarvi. E anche se non sarà̀ mai più lo stesso, sappiamo che vegli sempre su di lui. In quest’ultimo anno, avevi trovato il tuo grande amore, Pietro, che oggi vuole dirti:
“La vita è ingiusta, la vita dovrebbe dare e non togliere, la vita dovrebbe sorriderci e non farci disperare. La vita avrebbe dovuto tenerti stretta con sé, perché́ la tua presenza ispirava gioia, amore, serenità̀, ed infiniti sorrisi. Il tempo passerà, andremo avanti giorno dopo giorno, ma le ferite saranno sempre presenti come delle cicatrici indelebili non nel nostro corpo, ma nelle nostre menti e nel nostro cuore.
Ovunque tu sia, sappi che non mi dimenticherò̀ mai quello che sei stata per me, amica, sorella, confidente, fidanzata, moglie. Il tuo dolce sorriso sarà̀ sempre impresso dentro di me e mi basterà̀ guardare in alto per capire che tu ci sei e ci sarai sempre.
Che il mio amore che provo per te possa giungere ovunque tu sia”. Mikaela, dalle tue due sorelle, perché́ è quello che siamo sempre state, il nostro unico rimpianto è che se avessimo saputo che l’ultima volta che ti abbiamo vista sarebbe stata l’ultima volta, ti avremmo abbracciata un po’ più̀ forte, ti avremmo detto quanto ti amiamo e saremmo rimaste al tuo fianco ancora più̀ a lungo.
La famiglia vorrebbe ringraziare tutti coloro che sono stati vicini al nostro dolore nel dare un ultimo saluto a Mikaela. Un grazie di cuore va a tutti quelli dell’ Onoranze Funebri Barranca, ad Antonella Catalano, Giuliano Carrozza, Antonio Catalano, Nuccio Insegne, La squadra di Calcio di Siderno, il Comando dei Vigili di Roccella e Siderno, Don Giovanni, Don Marius e Riviera.
La nostra mente sa che te ne sei andata, ma il nostro cuore non lo accetterà̀ mai. Ci manchi tanto.
Ti amiamo, nostro bellissimo angelo.
#ABBICURADISPLENDEREMIKAELA
Teresa e Alexandra