Il progetto Street Art, finanziato dalla città Metropolitana, è stato realizzato in uno dei punti cardini, definiti dalla letteratura in materia: “Cannocchiali Panoramici”, dai quali è possibile apprezzare la bellezza dell’intera vallata dell’Amendolea. L’intera area, è oggetto di riqualificazione urbana.
Un bellissimo MURALES del Progetto Street Art, finanziato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, è stato realizzato a circa 100 metri dalla sede municipale, in prossimità del Centro Storico del Comune di Roccaforte del Greco.
Il luogo utilizzato per l’opera artistica, rappresenta uno dei punti cardini, come definiti dalla letteratura in materia: “Cannocchiali Panoramici”, dai quali è possibile apprezzare la bellezza dell’intera vallata dell’Amendolea fino a digradare verso il mare; inoltre, l’intera area, è oggetto di riqualificazione urbana.
Realizzato con bravura dagli artisti: Maria Carmela Romeo, Lorenza Stelitano, Graziella Romeo e Francesco Neri, l’opera rappresenta la tradizione agro-pastorale legata alla cultura grecanica del luogo.
Come descritto dagli artisti “La figura del pastore è rappresentata come una divinità greca, un riferimento che si lega, per esempio, alla mitologia greca nel personaggio di Aristeo, la cui scelta stilistica è dettata dalla volontà di consacrare il valore simbolico della pastorizia”.
Nella mitologia greca Aristeo, il cui nome significa ‘Dio ottimo’, era figlio di Apollo e di Cirene, guardiano di greggi ed allevatore di api.
“Un ulteriore elemento che funge da ponte tra passato e presente, è quello del bastone intagliato: l’intaglio del legno infatti caratterizza il lavoro di pastori ed artigiani delle zone dell’area grecanica, e si fa portatore di una cultura quasi dimenticata, diventandone il simbolo. Lo sguardo è rivolto al passato, alle radici greche della nostra cultura, ma l’elemento figurativo del bastone portatore di antiche memorie, si fa oggetto del presente. Lo sfondo richiama le caratteristiche morfologiche del territorio comunale di Roccaforte, includendone gli aspetti peculiari (per esempio elementi caratteristici della fauna e della flora dell’area interessata)”. Aristeo era ritenuto inventore dell’alveare e dell’apicoltura in genere, nonché del formaggio e del frantoio. Fu il primo a tendere trappole ai lupi ed agli orsi. Insegnò ai pastori il miglior metodo per radunare le pecore e l’espediente di mettere in testa al gregge una capra (in bella evidenza nel murales) che apre la via nei passaggi difficili.