Il processo “Mandamento Jonico”, nato da un inchiesta della Dda di Reggio Calabria che nel luglio 2017 aveva portato all’arresto di 168 persone accusati di reati come associazione mafiosa, tentato omicidio, sequestro di persona, rapina, traffico di droga, trasferimento fraudolento di valori, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio, truffa, frode nelle pubbliche forniture, accuse aggravate dalla finalità di agevolare l’organizzazione mafiosa, si è concluso con 29 condanne e 4 assoluzioni.
La sentenza è arrivata nella serata di ieri, venerdì 15 aprile, nell’aula bunker dove la Corte d’Appello di Reggio Calabria, presieduta dal giudice Olga Tarzia, ha sostanzialmente confermato le condanne che erano state inflitte in primo grado rideterminando alcune pene
La pena più pesante, 25 anni e 2 mesi di carcere, è state inflitta a Francesco Cataldo. Antonio Cataldo, di 66 anni, invece, è stato condannato a 20 anni e 8 mesi di reclusione. Gli altri imputati sono stati condannati a pene che vanno dai 5 mesi e 10 giorni ai 14 anni di carcere inflitti a Rocco Morabito. Diverse anche le modifiche delle pene accessorie.
Sono stati assolti, invece, l’avvocato Pino Mammoliti (perché il fatto non sussiste), Pasquale Barbaro (per il quale è stata disposta l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa), Giovanni Andrea Cuzzilla (che è stato anche scarcerato) e Lorenzo Domenico Stelitano per non aver commesso il fatto.