L’associazione “Osservatorio Democratico per Marina di Gioiosa Jonica” rende pubblica una nota riguardante la condotta sull’abuso di botti, fuochi d’artificio ed eventuali esplosioni pericolose in uso nelle ultime settimane. Queste sono gravemente nocive, sostiene Codacons, per la salute dei cittadini, degli animali e dell’aumento dell’inquinamento ambientale.
Si fa presente che l’art. 703 Codice Penale (accensioni ed esplosioni pericolose) così recita:
“1. Chiunque, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco, accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103.
2. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese.”
Qui a Marina di Gioiosa Ionica da moltissimi giorni si sparano e si lanciano botti per ogni dove nei luoghi pubblici del centro abitato, infischiandosene della presenza di cittadini più o meno vicini, bambini e neonati compresi. Questa pericolosa e criminale condotta, purtroppo proseguirà impunemente per altri 2 mesi e oltre, in quanto, a nostra conoscenza, i cittadini hanno da tempo costatato e continuano a costatare l’inazione delle istituzioni preposte a far osservare le leggi sui botti, a tutelare l’incolumità dei cittadini, a reprimere spavalderie che danneggiano qualità di vita e salute dei cittadini.
In una nostra precedente, e come sempre disattesa comunicazione alle pubbliche istituzioni locali, avevamo invano segnalato l’abuso che si fa dei fuochi d’artificio e tutte le relative conseguenze negative per la salute dei cittadini, degli animali e quanto durevole fosse l’inquinamento ambientale causato dai fuochi d’artificio.
Per quanto concerne i materiali esplodenti, i così detti “botti”, di cui all’oggetto, qui elenchiamo alcuni dei danni che possono causare:
- Le persone anziane e debilitate reagiscono sempre di soprassalto a rumori così forti.
- Lo scoppio dei botti a distanza ravvicinata e in particolare il loro indiscriminato lancio, rischia di danneggiare anche in modo permanente varie parti del corpo, più frequentemente l’udito, in particolare quello dei bambini. L’esplosione di un petardo può portare anche alla perforazione del timpano e ad altri danni minori, ma ugualmente invalidanti, ad esempio l’acufene, che non a caso è molto frequente fra i cacciatori.
- I botti provocano inquinamento e danni alla salute a causa della presenza di polveri sottili ed ultrasottili quali arsenico, antracene, diossina, nitrato di bario, perclorato di potassio, piombo.
Il Codacons (associazione nazionale consumatori) ha chiesto a tutti i sindaci calabresi di vietare l’uso dei botti, quale principio di civiltà, concludendo: “Chi mette a rischio la vita propria e quella degli altri va denunciato, per questo invitiamo anche i cittadini a fotografare chi fa esplodere botti e segnalare i responsabili alle forze dell’ordine”. La nostra associazione, in sintonia col Codacons e per quanto sopra esposto, chiede ancor una volta che l’Amministrazione comunale e il Comando Carabinieri, per loro dovere istituzionale, facciano rispettare le leggi sui botti e sulla sicurezza dei cittadini.